mercoledì 16 febbraio 2011

Berlusconi e il giudizio immediato: se si presentava all'invito a comparire

Magari se Silvio Berlusconi si presentava dai giudici quando gli era arrivato l'invito a comparire, il giudice poteva decidere diversamente sul giudizio immediato. Infatti, l'ordinanza di rinvio a giudizio cita l'articolo 453 e seguenti (si tratta del Libro Sesto, Procedimenti Speciali, Titolo IV - giudizio immediato, e comprende gli articoli dal 453 al 458 compresi) del Codice di procedura penale, che dice
"Casi e modi di giudizio immediato.
1. Quando la prova appare evidente, il pubblico ministero può chiedere il giudizio immediato se la persona sottoposta alle indagini è stata interrogata sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova ovvero, a seguito di invito a presentarsi emesso con l'osservanza delle forme indicate nell'articolo 375 comma 3 secondo periodo, la stessa abbia omesso di comparire, sempre che non sia stato adottato un legittimo impedimento e che non si tratti di persona irreperibile.
2. Quando il reato per cui è richiesto il giudizio immediato risulta connesso con altri reati per i quali mancano le condizioni che giustificano la scelta di tale rito, si procede separatamente per gli altri reati e nei confronti degli altri imputati, salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini. Se la riunione risulta indispensabile, prevale in ogni caso il rito ordinario.
3. L'imputato può chiedere il giudizio immediato a norma dell'articolo 419 comma 5."
Se, quando in gennaio il premier è stato invitato a comparire, ci fosse andato
"«E' stato notificato all'onorevole Silvio Berlusconi e ai suoi difensori un invito a comparire». a dirlo in maniera concisa è il comunicato della Procura di Milano, nel quale si specifica che l'avviso a comparire è stato «corredato dalla dettagliata indicazione delle fonti di prova per le ipotesi di reato a lui ascritte», ovvero concussione e prostituzione minorile."
forse il giudice avrebbe deciso in maniera diversa. Chi lo sa. Invece
"I legali di Berlusconi però replicano che la Procura di Milano non è competente»."
 e quindi

"I difensori di Silvio Berlusconi, gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, oggi faranno pervenire ai pm che si occupano del caso Ruby una memoria difensiva in cui spiegheranno che a loro giudizio la Procura di Milano non è competente a indagare sulla vicenda e quindi il presidente del Consiglio, non intende rispondere all'invito a comparire ricevuto. Ma si presenterà davanti al suo giudice naturale."




Fonti:
http://www.studio-avvocato-penale.it/giudizio_immediato.htm
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-14/berlusconi-indagato-dicembre-caso-141548.shtml?uuid=AacLrhzC
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_21/di-caro-legali-scrivono-ai-pm_afe2bb80-252a-11e0-9e30-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_14/caso_ruby_Berlusconi_indagato_Ferrarella_03fab6a8-1fbf-11e0-aeb3-00144f02aabc.shtml

2 commenti:

  1. la cosa mi fa sorridere, ciò nonostante mi sembra difficile che la coppia longo&ghedini non sapessero di questa cosa..

    RispondiElimina
  2. la cosa mi fa sorridere, ciò nonostante mi sembra difficile che la coppia longo&ghedini non sapessero di questa cosa..

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