Ma quando tornano, poi pigliano noi, per marziani, perchè non si parlerà più di casi ruby, di processi brevi, di bipolarismi, perchè finalmente la società civile sarà entrata in politica e i soldi saranno usciti (dalla politica) e allora si vedrà se a guidare erano gli interessi e ideali pubblici o quelli privati.
Non sono impazzito, almeno per ora. Lo spunto me lo dà questo Primo atterraggio simulato su Marte. Il pianeta rosso (è una congiura!) è infatti oggetto di una missione virtuale per verificare difficoltà, imprevisti, gestione della solitudine e risposte fisiologiche e psicologiche del viaggio e dell'atterraggio sul pianeta. Coinvolti sei astronauti, in una missione cominciata otto mesi fa, dal nome Mars 500. Lunedi 14 febbraio si simulerà l'atterraggio su Marte, con l'equipaggio diviso in due squadre, chi fingerà di atterrare
- Alexandr Smoleevskiy (comandante e pilota), Diego Urbina (ingegnere elettronico), Wang Yue (ingegnere di volo)
e chi continuerà a fingere di essere nella navicella in orbita intorno a Marte
- Alexey Sitev (comandante di volo), Sukhrob Kamolov (medico), entrambi russi, Romain Charles (ingegnere di volo)
Il luogo in cui si svolge l'addestramento si trova in Russia, all'Istituto di Biomedica di Mosca e l'organizzatore è L'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea. Uno dei sei astronauti si chiama Diego Urbina, è italo-colombiano e ha studiato al Politecnico di Torino. Ha anche una pagina su twitter dove racconta la sua esperienza in tempo reale.
Una cosa particolare che si è osservato attraverso gli esperimenti condotti con questa missione virtuale è che alcuni membri dell'equipaggio soffrono di una infiammazione intestinale, forse dovuta al genere di alimentazione cui sono sottoposti. Altri parametri monitorati sono la concentrazione di grassi omega-3 nel sangue, che sembrano avere un effetto benefico sull'umore, la flora batterica del tratto digestivo, come campanello d'allarme della diffusione batterica nella navicella, nonchè gli effetti di alte concentrazioni di CO2 respirata dagli astronauti.
Sul sito dell'ESA c'è una galleria fotografica e video della missione.
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