martedì 29 marzo 2011

Il vicepresidente del CNR De Mattei: "Il terremoto del Giappone come castigo di Dio"

Sembrerebbe una domanda lecita quella che si pone, per esempio, Piergiorgio Odifreddi ieri nel suo blog su Repubblica, a proposito delle affermazioni del vicepresidente del CNR Roberto De Mattei a Radio Maria sul terremoto del Giappone: ma che ci sta a fare uno storico del cristianesimo a capo del CNR?
Ecco una delle affermazioni di De Mattei
"Dice Mons. Mazzella, che in primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di dio, che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita, che è immortali."
Il brano, che ho tratto dalla trascrizione completa che offre il sito dimissioni De Mattei, non è forse stonato in bocca a uno studioso di teologia, ma lo è sicuramente in bocca al vice presidente di un Istituto scientifico.
Non nuovo, del resto, De Mattei a uscite poco ortodosse dal punto di vista scientifico, culminate per esempio con il libro Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi (Cantagalli 2009).
A parte il fatto che anche dal punto filosofico della discussione sulla volontà divina ci sarebbe qualcosa da dire, c'è comunque molto da dire dal punto di vista dell'opportunità, per  un alto dirigente, di fare queste affermazioni, visto che il vicepresidente del CNR
"per l’articolo 3 del Regolamento “sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento” e fa parte del ristretto Consiglio di Amministrazione, che per l’articolo 4 “ha compiti di indirizzo e programmazione generale dell’attività dell’Ente”
Cosa ci si può aspettare se, chi dovrebbe studiare  i fenomeni e le catastrofi naturali per impedirle o per attutirne l'impatto sugli uomini e la natura, invece  considera che
"se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la Terra eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo."
Non mi sembra l'atteggiamento dello scienziato che cerca rimedi, quanto piuttosto del penitente che accetta anche l'evitabile. 
C'è questo sito chiamato appunto dimissioni De Mattei che raccoglie firme per  le dimissioni di De Mattei, per la sua chiara incompatibilità con un ruolo eminentemente scientifico come quello che ricopre. Ancora Odifreddi ricorda che il CNR è un
“Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo l’integrazione di discipline e tecnologie diffusive ed innovative anche attraverso accordi dicollaborazione e programmi integrati”
Chi ha voglia di pregare può tranquillamente farlo in chiesa e in ogni luogo dove ritiene di farlo, ma chi ha la responsabilità di guidare un Istituto pubblico con finalità di conoscenza per il miglioramento umano, non può permettersi di cedere alla rassegnazione, seppure divina o di interpretare in quel modo i fenomeni naturali.


Di seguito l'audio dell'intervento di De Mattei. A questo indirizzo la trascrizione.



2 commenti:

  1. Avevo gia visto e sentito, purtroppo questo video e la cosa già mi aveva alquanto scosso, come dici tu, detta da un "teologo" uomo di chiesa. Non avevo approfondito perchè sinceramente schif.... Non conoscevo tutti gli interpreti di questa "stupidata" (per essere buoni) e venire a sapere che di mezzo c'è il vicepresidente del CNR, diciamo che come minimo mi preoccupa. Sei già stato molto chiaro e chi vuole capire e riflettere ha modo di farlo, io però a questo punto, corro subito dal mio vicino di casa che ha un giardino stupendo che cura con tanto impegno, dice lui: "perchè così, quando ho voglia di stare in un bel posto, non ho bisogno di spostermi troppo". Devo avvisarlo che non dovrebbe dare troppa importanza al suo giardino, anzi, forse sarebbe meglio per la sua anima, che non potasse più gli alberi e che lasciasse crescere le erbacce, perchè:
    "se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la Terra eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo."
    Ciao Paolo
    Marco

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  2. Ci sono molte cose da dire e approfondire Marco, ma lo spazio è esiguo. Diciamo che non ho voglia di sparare sulla croce rossa. De Mattei sarà anche un validissimo studioso ma penso non sia adatto per quel ruolo. Nessuno gli contesta quello che crede e scrive, ma la sua posizione esige dei comportamenti adeguati. Non è lì per diffondere il verbo della chiesa, ma per garantire e stimolare la conoscenza, mediata dal metodo scientifico. Altrimenti torni a fare il professore di storia del cristianesimo. Non domando a un medico di magnificarmi le scritture ma di essere professionale e preparato. Non chiedo a un ingegnere che fronteggia un'emergenza di consolarmi citando i padri della chiesa ma di fare bene il suo lavoro, di non lasciare nulla di intentato, di non combattere la scienza ma per la scienza e la conoscenza. la scienza si dimostra il metodo più valido per conoscere la natura, è perfettamente inutile, in quel luogo, ritornare alle antiche questioni. Tutto questo con il massimo rispetto per la persona e le sue opinioni. Ma a un vicepresidente di un ente scientifico io non chiedo opinioni ma che garantisca il massimo impegno per risolvere i problemi, che non combatta la scienza ma per la scienza.

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