Ci vuole una secca smentita ufficiale dell'Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio per ribadire che Berlusconi non ha cantato a una cena con il gruppo dei Responsabili
Succede spesso che sul sito ufficiale del governo appaiano queste precisazioni correttive di notizie riportate dalla stampa.
Sul sito del Governo è presente un elenco di queste precisazioni ministerial, ia cura dell'Ufficio Stampa Presidenziale, sugli errati resoconti apparsi sulle agenzie di stampa.
Per esempio, in riferimento alle dichiarazioni di Berlusconi sulla scuola pubblica, sul sito del governo appariva questa precisazione
27 febbraio 2011
“Come al solito anche le parole che ho pronunciato sulla scuola pubblica sono state travisate e rovesciate da una sinistra alla ricerca, pressoché ogni giorno e su ogni questione possibile, di polemiche infondate, strumentali e pretestuose.
Desidero perciò chiarire nuovamente, senza possibilità di essere frainteso, la mia posizione sulla scuola.
Il mio Governo ha avviato una profonda e storica riforma della scuola e dell’Università, proprio per restituire valore alla scuola pubblica e dignità a tutti gli insegnanti che svolgono un ruolo fondamentale nell’educazione dei nostri figli in cambio di stipendi ancora oggi assolutamente inadeguati.
Questo non significa non poter ricordare e denunciare l’influenza deleteria che nella scuola pubblica hanno avuto e hanno ancora oggi culture politiche, ideologie e interpretazioni della storia che non rispettano la verità e al tempo stesso espropriano la famiglia dalla funzione naturale di partecipare all’educazione dei figli.
Le mie parole, perciò, non possono essere in alcun modo interpretate come un attacco alla scuola pubblica, ma al contrario come un richiamo al valore fondamentale della scuola pubblica, che presuppone libertà d’insegnamento ma anche ripudio dell’indottrinamento politico e ideologico”.
Oppure, nel dicembre 2010, nel pieno delle rivelazioni di Wikileaks
6 dicembre 2010
"Ancora una volta i resoconti di Wikileaks attribuiti all’ambasciatore americano in Italia corrono il rischio di accreditare posizioni, non solo mai assunte dal governo italiano, ma esattamente contrarie alla verità.
Evidentemente, in quei resoconti si sono scambiati i desideri con la realtà, le domande con le risposte. E le valutazioni personali di diplomatici americani a Roma si sono trasformate in presunte “posizioni ufficiali” che il governo italiano non ha invece mai assunto. Inutili quindi, o strumentali, le polemiche su qualcosa che non esiste.
I fatti ed i documenti provano, del resto, il contrario di quanto afferma Wikileaks, e cioè la verità. Uno per tutti, la relazione con la quale il governo italiano si è dissociato dalle conclusioni dell’inchiesta americana sul caso Calipari. Basta questo per dimostrare come le presunte rivelazioni di Wikileaks siano, ancora una volta, assolutamente prive di fondamento; e, quindi, fuorvianti."
Oppure ancora in novembre, sulla cancellazione del debito di Antigua,
30 novembre 2010
"Lo Stato italiano non ha mai cancellato alcun debito allo Stato di Antigua. Dal 2001 a oggi, l’Italia ha concluso 54 accordi bilaterali di cancellazione del debito con Paesi caratterizzati da condizioni di grave povertà: ma tra questi non figura Antigua. E ancora: Antigua ha firmato nel settembre scorso un’intesa multilaterale di ristrutturazione del debito nel quadro del Club di Parigi, il gruppo dei maggiori creditori a livello internazionale, tra i quali l’Italia, ma il nostro Paese non ha sottoscritto l’intesa, non essendovi alcun credito dello Stato italiano nei confronti di Antigua. Un accordo transattivo con Antigua è stato invece siglato nel dicembre 2004 da Sace, che vantava un credito nei confronti di quel Paese, e soltanto a favore e garanzia delle imprese italiane assicurate da Sace.
Risulta così infondata l’accusa rivolta dall’on. Calipari in una trasmissione televisiva. Bastava infatti vedere la dichiarazione rilasciata il 28 ottobre scorso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, e la successiva nota congiunta del 29 ottobre scorso diffusa dal ministero degli Esteri e dal ministero dell’Economia."
Oppure, sempre in novembre, sul fatto di farsi attendere dai partner della Nato al vertice di Lisbona
19 novembre 2010
“Non è vero che il Presidente Berlusconi abbia fatto attendere i partener della Nato al vertice di Lisbona per una telefonata. Il ritardo è stato causato da una lunga attesa dell’aereo in pista, in fila con altri aerei, dovuta a motivi organizzativi e di protocollo estranei alla delegazione italiana. Qualsiasi altra ricostruzione è ridicola”.
Oppure, nell'ottobre 2010, sulla barzelletta su Rosy Bindi
1 ottobre 2010
"Quella di cui si parla è una storiella circolata un anno fa in tutto il Parlamento. Averla raccontata, in privato, non è né un’offesa né un peccato, è solo una risata.
Il cattivo gusto e la responsabilità sono casomai di chi la pubblicizza.
Mi spiace solo se qualcuno nella sua sensibilità si sia sentito turbato. Ma non ci credo. È soltanto un pretesto per attacchi strumentali e ipocriti".
E così via. Se volete dare un'occhiata a tutti i comunicati dell'Ufficio Stampa Presidenziale, questo è l'indirizzo.
La cena dei responsabili prevede un consumo responsabile...
RispondiEliminahttp://notiziedelfuturo.blogspot.com/2011/03/consumo-responsabile.html