Si parla di più di 81 milioni di euro in 14 anni, per un ufficio di una stanza nel centro di Roma.Questi e altri simpatici contratti, tutti rigorosamente a carico del contribuente, sono quelli che i radicali hanno preteso fossero resi pubblici. Come, per esempio, l'affitto di altri 3 mila metri, a 425 euro l'anno più Iva, di uno stabile fatiscente costato in ristrutturazione, a tutt'oggi, 26 milioni di euro, più del valore dell'immobile stesso, ben
7 volte il costo che una perizia del Demanio, rivelata dalla trasmissione Le Iene su Italia 1, aveva considerato congruo: pena la possibilità di dichiarare nullo quel contratto. Che però, guarda caso, nessuno si sogna di impugnare.Questo il commento del segretario dei radicali Staderini
«Sembra che la priorità fosse far girare soldi più che avere nuovi uffici. La sensazione è che Camera e Senato siano stati utilizzati come un bancomat per imprenditori d'area e annesse spartizioni partitocratiche. E ora ci ritroviamo una città della politica che occupa 220 mila metri quadrati, quattro volte il Louvre».Il bilancio finale è
Per affittare gli 86 uffici dell'ex hotel Bologna il Senato ha già sborsato, Iva compresa, circa 26 milioni mezzo: tre milioni in più di quello che, secondo la stima contestata da Scarpellini, sarebbe costato acquistare l'immobile. Altri 25,7 milioni per comprare e ristrutturare il palazzetto di Largo Toniolo dove andrebbero 35 uffici. Per non parlare dei 29,4 milioni andati in fumo per Santa Maria in Aquiro, che dovrebbe accogliere altri 51 (ma c'è chi dice 54) uffici: 26 milioni per ristrutturarlo più 3,4 milioni di affitti inutilmente pagati per 8 anni, dal 1° marzo 2003 a oggi. Per questo immobile lo Stato ha speso più quattrini di quanti ne sarebbero serviti per comprarlo. Invece l'immobile resterà di proprietà dell'Isma e quando sarà scaduto il contratto, nel 2021, se il Senato vorrà continuare a occupare quegli uffici dovrà pagare una pigione raddoppiata: 850 mila euro. Un affarone.
Fonte
Ottantuno milioni spesi in 14 anni
Sarebbe ora che ci fosse una legge che ponga un limite a questi sprechi devastanti: purtroppo, non facciamo altro che assistere al loro teatrino pagandone le conseguenze.
RispondiEliminaBuona giornata!
sono d'accordo Carla, però è difficile immaginarlo.
RispondiElimina