Ulteriore precisazione di Brunetta su TMNews
"Io faccio il professore di Economia del lavoro - ha detto Brunetta intervenendo su Radio24 - è da una vita che mi interesso di problemi del lavoro: le pare che io sia così stupido da dire che le vittime di un sistema che non funziona, in cui i padri sono troppo egoisti, le vittime siano loro l'Italia peggiore? Lei pensa che sia così stupido?".
Ce l'ha con la casta di privilegiati (farebbe bene a precisare, perchè molti ritengono che sia quella politica, una classe di privilegiati) molto romani, snob
"Io ce l'ho - ha spiegato il ministro - con quella casta di privilegiati molto romani. Guardi i nomi nelle interviste di questa mattina sui giornali", nomi come Maurizia Russo Spena, figlia di Giovanni ex senatore del Prc. "Roma è piena di questo tessuto di persone - ha aggiunto - e io mi preoccupo di più dei precari dei call center, dei precari nel settore privato che non riescono ad avere un contratto a tempo indeterminato e non hanno parola".
Si preoccupa dei precari e non di quelli che cercano visibilità, anche se è una visibilità in favore dei precari? Come si fa a far conoscere una situazione alla politica: la visibilità è parte integrante del processo dell'informazione. Se non vedo che informazione ottengo? E sottolinea alcuni dati sulla signora che voleva fargli delle domande
"Ho visto i giornali - ha sottolineato Brunetta - e la cosa più divertente è stata l'intervista alla leader (Maurizia Russo Spena, ndr) di quel movimento di precari che è venuto a contestarmi o a pormi delle domande: guadagna 1.800 euro al mese da 5 anni, con contratti a termine presso un'agenzia del ministero del Lavoro. Non mi sembra molto precaria".
Ancora una volta: rappresentare le esigenze e necessità di qualcuno che magari non può o non vuole apparire è sbagliato? I precari esistono o no? Se qualcuno cerca di perorare la causa dei precari e non è un precario, lo può fare o no? Tutto questo sempre ammesso che le informazioni su Maurizia Russo Spena siano esatte. E poi, il precariato a ha che fare sia con la durata del contratto che con la sua entità.
Vi è infine da notare che l'introduzione del precariato si deve a due momenti: la Legge Treu e la Legge Biagi, che introducono la flessibilità nel mondo del lavoro. Questa flessibilità si è però trasformata in una rincorsa all'abbassamento dei salari in alcune realtà lavorative, come per esempio quelle dei call center, cosa che ha spinto qualcuno a denunciare la questione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
fonte wikipedia |
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