domenica 19 giugno 2011

Tempo di crisi, ma non per i costi della politica

credit levithans
Dice  Sergio Rizzo sul Corriere che l'anno scorso Tremonti, nella manovra finanziaria, voleva far passare il taglio del 50% dei rimborsi elettorali (cresciuti dal 1999 al 2008 del 1110%) ma che ha dovuto sbattere contro la dura realtà della resistenza dei partiti della maggioranza se è vero che in seconda istanza la percentuale di taglio è scesa al 20% e poi è finita al 10%. I partiti non rinunciano ai  loro introiti: non è forse vero che, a quanto affermano, la politica ha un costo?
Questo costo, però, è troppo elevato.E non gli è andato meglio dal punto di vista dei tagli alle spese di palazzo Chigi, che sta per la Presidenza del Consiglio. Anche qui voleva riportare un po' d'ordine nelle spese, letteralmente fuori controllo, ma non c'è stato niente da fare.
Ogni volta che se ne parla ci s'indigna, poi però finisce tutto lì. E' ammirevole che Tremonti abbia intenzione di mettere mano alle spese della politica, il minimo da fare in qualunque momento ma più che mai ora, in piena recessione economica. Dove cominciare? Due voci sono state già citate, ma ve ne sono altre.
credit il jester
Per esempio, i voli di stato. Dice Rizzo che, nel 2005
gli aerei di Stato del 31° stormo dell’Aeronautica toccarono il record di 7.723 ore di volo. Due anni dopo, durante il governo Prodi, grazie a una direttiva draconiana del sottosegretario Enrico Micheli erano scesi a 3.902.
Però poi, nel 2008, il Governo prodi cadde e tornò Berlusconi e
quella direttiva è stata prontamente abrogata e nel 2009 le ore di volo per le sole «esigenze di Stato» sono arrivate a 5.931, ma con un governo ridotto a 61 elementi. Cioè, 97 ore e 15 minuti a testa.
L'aumento pro capite, rispetto al Governo Prodi, è stato del 154% e le ore di volo degli aerei di Stato è passato dalle 494 ore al mese nel 2009 alle 507 del 2010. Alla faccia della crisi. Il costo di tutto questo? si chiede Rizzo: ignoto!

Ma torniamo a Palazzo Chigi. Quanti sono e quanto costano tutti gli staff di Palazzo Chigi? Mentre alla prima domanda non è facile rispondere alla seconda, ovvero quanto costano, Rizzo risponde che, nel 2010, il costo degli staff
aveva superato di slancio 27,5 milioni, con un aumento del 26 per cento. 
Ma non è finita qui. Secondo previsioni, anche le spese di affitto degli uffici della Presidenza del Consiglio lievitano: da 10 a 13,7 milioni di euro. E così dicasi anche per  la recente decisione di avere due capi ufficio stampa, non uno solo, e i sottosegretariati concessi ai Responsabili, costo calcolato dall'Espresso in 3 milioni di euro l'anno.

Tremonti voleva, in questo suo slancio economizzatore, toccare anche il Parlamento, allineando gli stipendi alla media europea. Eh si, perchè gli stipendi dei nostri parlamentari sono ovviamente molto più alti della media europea. Volete qualche cifra? 

  • 54 milioni e mezzo in affitti
  • spese correnti del 2010 per la Camera: 1 miliardo  e 59 milioni
  • spese previste per il 2011 per la Camera: 1 miliardo e 83 milioni (24 milioni di aumento: +2,26%)
  • e per il 2012 è previsto un aumento del 2,3% (altri 25 milioni)
  • le spese del Senato passano da 576 milioni nel 2010 a 594 milioni nel 2011, con un aumento del 3,6%
  • in più, la Camera ha a disposizione 20 auto blu e 28 autisti per 63 deputati che ne hanno diritto
credit roberto76
Vi basta? Ma ce n'è ancora.
È mai possibile che in Lombardia un dipendente regionale costi 21 euro a ogni cittadino contro i 70 della Campania? E i 173 del Molise? O i 353 della Sicilia? È mai possibile che sia ancora in vigore una regola che consente a chi è stato parlamentare ma anche consigliere regionale di incassare ben due vitalizi, uno del Parlamento e uno della Regione? 
Si domanda Sergio Rizzo, e noi con lui. Vitalizi da oltre 9 mila euro (lordi) al mese. Vitalizio significa per tutta la vita. E uno di questi vitalizi spetta anche all'ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo: circa 4 mila euro mensili. L'Unica Regione a eliminarlo (comunque dalla prossima legislatura) è stata l'Emilia Romagna.

Insomma, si sia in piena crisi o col vento in poppa, le spese per la classe politica aumentano sempre. I nostri governanti, nazionali o locali che siano, trovano sempre il modo di far fruttare al massimo il loro impegno in politica, breve o lungo che sia stato. Penso sia uno degli investimenti più redditizi al mondo, almeno in Italia, anche alla luce delle enormi somme che si spendono in campagna elettorale anche per cariche a 1500-2000 euro al mese. Se la classe politica vuole riconquistare un minimo di fiducia e, soprattutto, se vuole risollevare le sorti dell'economia italiana, il dimezzamento dei costi della politica è un passaggio fondamentale. Potrebbe perfino essere il leit motiv di una campagna elettorale, magari delle elezioni anticipate.




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