domenica 28 agosto 2011

La Cina e i diritti civili: trattenere legalmente i dissidenti

La Cina rappresenta la seconda potenza economica mondiale e possiede una buona fetta del debito pubblico della prima, cioè gli Stati Uniti. Anche il suo bilancio commerciale è imponente. Si vedano le due infografiche qui sotto: Who owns America's debt? e Visualizing Us/China trade.
Il tentativo, nemmeno troppo velato, di questa seconda potenza economica mondiale, è di acquisire una credibilità a livello internazionale che la ponga al riparo, quanto più possibile, dalle critiche. Detenere parte del debito pubblico di una grande nazione, intrattenere relazioni commerciali, permettere di impiantare attività economiche sul suo territorio, sono tutte attività che mirano a legare e impedire eventuali critiche, nella consapevolezza che spazio per le critiche, da parte di organismi internazionali e degli altri paesi, ve ne sarà sicuramente.
Uno di questi motivi di critica è quanto riportato ieri da AFP (Agence France Press): la Cina vorrebbe modificare la legge che dà la possibilità di arrestare e trattenere i dissidenti e altri generi di imputati definiti pericolosi. Si parla di  cases involving national security, terrorism or major corruption, casi che riguardano la sicurezza nazionale, il terrorismo o grandi casi di corruzione. La proposta di modifica riguarderebbe la possibilità di arrestare e detenere in luogo segreto l'imputato, il non doverlo comunicare ai familiari e poterlo trattenere fino a sei mesi. Joshua Rosenzweig, un attivista del gruppo Dui Hua di Honk Kong, afferma senza mezzi termini
"If this proposal does come into law it would essentially legitimise the enforced disappearances that we have been seeing more and more of over the past year or so".
Ai Weiwei credits forbes.com
Insomma, se verrà approvata questa modifica, non si tratterà altro che di una legittimazione delle sparizioni forzate, alle quali abbiamo assistito più e più volte nel passato. Perchè la Cina avrebbe bisogno di legittimare qualcosa che ha sempre attuato senza curarsi troppo dell'opinione altrui? C'è forse una sorta di obbligo a rispettare, seppure controvoglia, le proprie leggi? Il caso di Ai Weiwei, architetto cinese, è forse emblematico: arrestato e detenuto per tre mesi per evasione fiscale, rilasciato nel giugno di quest'anno e obbligato a non lasciare Pechino per un anno. Ma, in altre situazioni, le autorità cinesi non si sono fatte scrupolo di trattenere per periodi prolungati dissidenti politici di alto profilo
Activists are often held for days, weeks or months in secret locations before being released without charge. But some, like high-profile rights lawyer Gao Zhisheng, are never heard from after their apparent detention.
Gao Zhisheng è sparito nell'aprile 2010 e da allora non se ne sa più niente. Il parere di Human Rights Watch su questo tentativo di modifica legislativa è che si tratta di un
 worrisome expansion of the power of the police" and, if approved, would violate international laws.



Una preoccupante espansione del potere poliziesco, il quale, se approvato, costituirebbe una (ennesima) violazione del diritto internazionale.
Cosa potrebbe significare, dunque, questa precipitosa corsa verso un'apparenza (quantomeno) di legalità delle proprie abitudini investigative? L'esigenza di cautelarsi dal punto di vista legale, nei confronti del mondo, per le proprie pratiche poliziesche? Ben difficilmente si può nascondere un carro armato dietro un fiore: queste prassi violano francamente il diritto internazionale, che siano legate ad una legge che ne consente l'adozione o meno. E però, il fatto che le autorità cinesi ne sentano l'esigenza potrebbe significare che, dal punto di vista delle pratiche poliziesche consentite, l'esistenza di una legge che le giustifica  fa un po' di differenza, sia all'interno della Cina che all'esterno.
Su questi temi il mondo occidentale non può arretrare, nonostante l'aggrovigliamento economico-commerciale. E' essenziale combattere aspramente i tentativi di legalizzare queste pratiche poliziesche (nonchè le pratiche stesse), soprattutto in considerazione della seppur blanda esigenza di volere una legge per giustificare i propri comportamenti. Se la Cina prosegue nel suo trascinante cammino economico, legandosi in maniera sempre più intricata al mondo (economico) occidentale, otterrà un potente strumento di controllo delle critiche ai propri metodi polizieschi.
Per una volta, il mondo occidentale, dovrà essere lungimirante, e non scambiare i benefici (momentanei) degli interessi economici collegati alla Cina per il cammino verso l'allargamento dei diritti umani a livello internazionale (effetti, probabilmente, permanenti).

Budget Plannerfrom Mint.com






Fonte infografica: Visualizing Us/China trade.

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