Questa è la mappa del rischio idrogeologico dell'Italia pubblicata dalla ISPRA. Sono dati del 2003.
Per quanto riguarda la Liguria, Regione colpita in questi giorni da un eccezionale nubifragio che ha causato alcune vittime e molti danni nella zona delle Cinque Terre, ricordo che, secondo questa mappa, 188 comuni e 309 km quadrati sono a rischio idrogeologico, a fronte di 235 comuni in totale e 5.420 km quadrati. Ciò significa che l'80% dei comuni liguri è a rischio, rischio che si ripercuote su un'area piuttosto ristretta, rappresentando solo il 5,7% di tutta la superficie della Liguria.
Il Ministero dell'Ambiente ha prodotto questo documento, nel 2008, in cui si evidenziano le zone a rischio idrogeologico in Italia divise per Regioni e una mappa delle varie criticità -alluvioni, frane, valanghe-.
imagecredit minambiente.it |
Un notiziario del 2009 dell'Università degli Studi di Firenze, pubblicava una mappa delle zone a più alto rischio frane ricordando, en passant, che negli ultimi 50 anni le frane hanno causato più di 2500 vittime, oltre i danni collaterali alle cose e le migliaia di senzatetto. Questa è la mappa.
imagecredit unifi |
A conclusione del notiziario i due ricercatori (N. Casagli e R. Fanti) segnalavano che è proprio nelle zone a più alto rischio che
[...] devono essere attivate misure di prevenzione con la massima priorità.
Mentre negli anni si è faticosamente realizzato un buon collegamento fra centri di ricerca ed enti di governo del territorio, manca ancora un efficace trasferimento di informazioni verso la popolazione e verso i tecnici e i professionisti responsabili della realizzazione di opere civili.
Gran parte delle vittime per frane, alluvioni e terremoti nel nostro Paese è imputabile a comportamenti sbagliati, alla scarsa conoscenza della costituzione fisica del territorio e alla sottovalutazione delle problematiche geologiche in fase di pianificazione e realizzazione delle opere.
Sul sito della Arpal, l'Agenzia Ambientale Ligure, oltre a riportare i dati relativi alle precipitazioni che hanno interessato la zona del levante ligure per una lunghezza di circa 1460 km, rilevano un dato eccezionale
In un giorno è caduta circa un terzo della pioggia totale di un anno: la precipitazione massima caduta in tutto l’evento è di 542 mm, contro la media annuale di circa 1500 mm.
I dati analitici sono questi
- Durata della perturbazione: 30 ore, fase acuta tra le 11:00 e le 19:00 del 25 ottobre 2011
- Precipitazioni massime puntuali (tutte a Brugnato):
153 in 1 ora- 328 in3 ore- 472 in6 ore- 511 in12 ore- 539 in24 ore- 542 in30 ore (tutto l’evento)
- Stima pioggia caduta:
Un confronto con le frane storiche dal 1970 ad oggi, evidenzia220.500.000 metri cubi, mentre allargando a tutto il bacino del Magra si arriva a 367.000.000 di metri cubi: il doppio della capacità del lago del Vajont o quindici volte l’invaso da cui trae l’acqua tutta Genova (lago del Brugneto).
Sulle brevi durate (1-3 ore) i valori di Brugnato hanno raggiunto quelli eccezionali registrati a Polanesi il primo giugno 2007 e hanno superato i valori misurati a Monte Gazzo nell’alluvione di Sestri Ponente del quattro ottobre 2010.
- Per quanto riguarda le cumulate su periodi più lunghi (da 6 a24 ore), la quantità di pioggia caduta su Brugnato ha raggiunto nelle 6 ore quella dell’alluvione storica di Genova del 1970, anche se le cumulate complessive su tutta la durata dell’evento non hanno raggiunto i valori dell’evento del 1970, caratterizzato anche da un’eccezionale persistenza della perturbazione.Altri dati sulla pagina Arpal.
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