Come ogni anno l' IFPRI International Food Policy Research Institute pubblica questo Indice globale della fame nel mondo, un indice che documenta lo stato di malnutrizione nel mondo e le sue conseguenze sulla salute. L'indice tiene conto di tre fattori fondamentali
- the proportion of undernourished as a percentage of the population (reflecting the share of the population with insufficient dietary energy intake);
- the prevalence of underweight in children under the age of five (indicating the proportion of children suffering from low weight for their age);
- the under-five mortality rate (partially reflecting the fatal synergy between inadequate dietary intake and unhealthy environments).
- proporzione di malnutriti in percentuale della popolazione (che riflette la quota di popolazione con insufficiente apporto energetico);
- la prevalenza di sottopeso nei bambini sotto i cinque anni (che indica la percentuale di bambini che presentano un peso inferiore a quello atteso per la loro età);
- tasso di mortalità per bambini sotto i cinque anni (in parte riflette la sinergia, fatale, tra insufficiente apporto dietetico e ambiente insalubre).
La mappa del Global Hunger Index 2011 presenta un colpo d'occhio della situazione mondiale. Ad esclusione dei paesi industrializzati, tra i quali l'America Settentrionale e parte dell'Europa, insieme a Giappone e Australia, tutte le altre nazioni presentano un grado più o meno elevato di malnutrizione.
In questa mappa interattiva è possibile selezionare i vari paesi e osservare il grafico dell'andamento dei vari indici misurati.
La mappa mostra grafici per nazione che illustrano l'andamento dal 1990 ad oggi dei tre fattori descritti sopra e del GHI.
Uno degli aspetti sui quali il mondo industrializzato potrebbe intervenire è l'enorme aumento del costo delle derrate alimentari, fattore che influisce pesantemente sulla possibilità di uscire dalla zona a rischio per molti paesi. Questa volatilità dei prezzi ha diverse cause, che avevo analizzato in Fare soldi sulla fame.
Che spazio d'intervento hanno i governi e gli organismi internazionali? E quanta voglia hanno di intervenire? Vi è un legame tra le proteste che sempre più spesso nascono come reazione alle ingiustizie, dalla primavera araba agli indignados, e l'assenza di una decisa volontà del mondo occidentale di risolvere questo drammatico problema? Vi è una diffusa esigenza di giustizia che accomuna le genti dei paesi di tutto il mondo? Molte domande e poche risposte.
Vi lascio con il video che introduce il GHI 2011.
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