Non c'è niente di peggio che essere forzati a traslocare senza averlo nè preventivato nè previsto. E' quello che è successo alla cara amica Annarita Ruberto, insegnante e divulgatrice di eccezionale livello con i suoi blog Scientificando, Matem@ticamente e Web 2.0 e a tutti gli altri bloggers della piattaforma Splinder a causa della forzata chiusura del provider italiano.
Su Dailywired, Martina Pennisi scrive, al riguardo, un articolo dal titolo un po' forte
Chiude Splinder. Ucciso da Facebook e Twitter.
Non è dato sapere se il comune destino di Splinder, Geocities e Myspace sia imputabile unicamente al ruolo preponderante che hanno assunto i social network, o se sia dovuto anche alla concorrenza delle altre piattaforme o ancora ad altri fattori. I dati Nielsen, citati nell'articolo della Pennisi, fotografano l'andamento della blogosfera, dipingendone tendenze e cambiamenti. Per chi volesse conoscerli cliccare sull'immagine.
Intanto, la nostra cara Annarita, ha già aperto i nuovi Scientificando e Matem@ticaMente sulla piattaforma Blogger (dove già aveva Web 2.0), traslocando tutto il materiale già scritto e cominciando a scrivere nuovi articoli. Non ci resta che farle tantissimi auguri (insieme a tutti gli altri traslocatori) e incoraggiarla andando a visitare i suoi fantastici blog.
I Social Network posso aver giocato un ruolo negativo nei confronti di Splinder o delle altre piattaforme che hai citato, ma non determinate a mio avviso. Penso invece che la concorrenza di colossi quali WP e Blogger sia stata fatale. Alla concorrenza si risponde con un efficace progetto di miglioramento, che Splinder non ha saputo o voluto attuare. L'era dei Social non ha impedito a WP e Blogger di affermarsi progressivamente.
RispondiEliminaTi ringrazio del supporto. Sei molto caro.
Un bacione.
Annarita
Social Networks e concorrenza di altre piattaforme potrebbero essere state la causa? NO. Non nel caso di Splinder. Ci sono varie piccole realtà (vedi iobloggo.com, logga.me ecc.) che nonostante tutto si sono ritagliate il loro piccolo spazio perchè hanno capito che nel gestire, prima di tutto bisogna seguire, assistere ed innovare. Splinder ha chiuso a causa della sua arroganza ed incompetenza sia tecnica (e potrei citare vari esempi) sia di marketing.
RispondiEliminaGravissimi sono stati i disservizi che gli splinderiani hanno sopportato soprattutto negli ultimi due anni e quale era la risposta di Splinder? NIENTE! Nessuna risposta! Assenza totale! Un esempio su tutti: quale piattaforma di blogging conosci che non da' la possibilità di esportare i propri contenuti da un'altra parte? Nessuna! Solo due giorni fa (dopo tartassamenti vari) hanno messo a disposizione l'esportazione dei contenuti tramite XML ma, guarda caso, un XML il cui formato è incompatibile con le altre piattaforme (Wordpress, Blogger ecc.). Cosa è questa, incompetenza o l'ultimo atto di arroganza?.
Qualcuno si è offerto di acquisire la piattaforma pur di non perdere i contenuti di migliaia di blogger e loro hanno risposto che non è "conveniente economicamente", che negli ultimi anni l'attività dei blogger era calata notevolmente, senza precisare però che probabilmente il calo era dovuto ai continui disservizi che gli splinderiani dovevano ogni giorno sopportare. Hanno parlato anche di spese legali dovute al comportamento non idoneo di qualche blogger... insomma, secondo Splinder, la piattaforma chiude per colpa degli stessi blogger; come si dice:"cornuti e mazziati".
Ma lasciamo perdere, l'importante è che Annarita sia riuscita a ripartire su Blogger, sarebbe stato davvero un peccato perdere un blogger del suo livello.
Faccio anche io gli auguri a tutti gli splinderiani affinchè riescano ad uscire indenni da questo trasloco forzato ed in nessum modo coadiuvato.
Un salutone
Marco
Concordo con la tua analisi. E' un po' quello che è successo ai motori di ricerca.
RispondiEliminaOttime osservazioni Marco, molto pertinenti.
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