Interessante articolo di Ilvo Diamanti su Repubblica dal titolo L'Italia sfiducia i Tg Rai-Set, con chiaro riferimento all'uniformità informativa che affligge l'attuale situazione, vigente anche se il governo è cambiato, in cui una persona si trova ad avere la proprietà di un gruppo televisivo e il controllo dei canali televisivi pubblici. Conseguenza di questo stato di cose, e dell'irrisolto conflitto di interessi, è che molti più spettatori cercano altre fonti di informazione, al di fuori dei canali Rai e Mediaset. A confortare queste osservazioni Diamanti riporta tanto di tabelle, risultato di un recente sondaggio, che confermano un generale passaggio di pubblico dalle reti televisive al web.
In questi due grafici [fonte Demos & PI], la cui serie completa è a questo indirizzo, si mostra, rispettivamente, la fiducia nei tg e nei notiziari in due archi temporali: tra il 2007-2011 e tra il 2010-2011. Si evidenzia, in linea generale, la perdita di fiducia di tutti i tg ad esclusione di quelli di La7, Rai News24 e Sky Tg24.
Nella seconda tabella viene mostrata l'evoluzione dell'utilizzo dei sistemi di informazione: seppure ancora preminente, la televisione, insieme a radio e quotidiani su carta, segna un costante declino tra il 2007 e il 2011 compensato da un parallelo incremento dell'utilizzo di internet.
Notevole, come è agevole notare, la perdita di fiducia del Tg1, attestata attualmente su un 50,1% ma proveniente da una direzione Riotta nel 2007 consolidata al 69%. Stessa sorte, come una specie di contrappasso, al Tg5, che veniva da un 59,3% nel 2007 e, perdendo quasi 11 punti, raccoglie un magro 48,5% e per il Tg2, che perde ancora più del Tg4.
E' degno di interesse notare anche quale trasmissione di approfondimento politico raccoglie i maggiori consensi e la fiducia della spettatore. Forse non a sorpresa, Ballarò si piazza al primo posto seguito da un'altra trasmissione di RaiTre, Report. Ecco la classifica, secondo Demos & PI, delle prime sei posizioni:
- Ballarò 54,8%
- Report 47,5%
- Matrix 43,1%
- Servizio Pubblico 40,3%
- Porta a Porta 39,4%
- L'Infedele 38,6%
Qualche osservazione in chiusura. Bisogna considerare che la perdita di appeal culturale che investe le ammiraglie dell'informazione -Tg1 e Tg5- non è imputabile, probabilmente, ad un cambiamento di orientamento politico dello spettatore bensì al rigetto di un certo tipo di informazione. Per esempio nel rifiuto della tendenza ad infittire i telegiornali di episodi di cronaca, soprattutto nera, oppure nell'aumento dell'informazione destinata al gossip. Altrimenti non si spiegherebbe come un telegiornale quale quello di Mentana su La7, così incentrato sulla politica, sia costantemente cresciuto fino ad attestarsi al secondo posto, nella classifica sulla fiducia nei tg, dopo il Tg3.
E' un segno di maturità del pubblico italiano? Probabilmente si, ma anche di una malaccorta gestione delle risorse umane, soprattutto nel settore pubblico nel quale, negli ultimi tempi, si è assistito a un vero e proprio salasso di personaggi e ad un avvicendamento poco oculato, probabili cause o concause della situazione attuale.
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