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Questa è la mappa della percezione della corruzione 2011 edita da Transparency International. Come al solito siamo nella parte bassa della classifica, al 69esimo posto. Ricordo che pur essendo basata su rapporti quanto più possibile indipendenti provenienti da istituzioni credibili è una classifica della percezione della corruzione più che dei casi di corruzione in sè, anche se quest'ultimo indice influisce notevolmente, per lo meno per quanto riguarda le notizie di coinvolgimento di uomini politici in fatti corruttivi che trapelano dai media. Quando si parla di corruzione probabilmente non siamo secondi a nessuno e questo rappresenta quasi sicuramente una delle cause principali del ritardo del nostro sviluppo sociale ed economico o, che forse è ancora più riassuntivo e tremendo, culturale.
E' interessante, oltre i dati forniti dal rapporto, verificare se vi sia relazione tra indice di corruzione percepita e gli investimenti stranieri. Un rapporto di Transparency.it intitolato Gli indici di corruzione e la loro relazione con gli investimenti stranieri diretti (FDI), basato su due studi [Shang-Jin Wei 2000, Mauro 1997] mostra che vi è una correlazione
[...] si rileva che il coefficiente di tassazione marginale è statisticamente significativo al 5%.Ogni punto percentuale di aumento riduce i FDI di circa il 5%; mentre per ogni grado di aumento del livello di corruzione si ha una riduzione del 16% nel flusso dei FDI, corrispondente approssimativamente a 3 punti percentuali di incremento della tassazione marginale. Vi sono altre osservazioni interessanti: ad es. il coefficiente di distanza è rilevante al di sopra del 5% ed ad ogni punto percentuale di incremento è associato 1,14% di riduzione dei FDI; il coefficiente linguistico è significativo al 15% e ad un comune linguaggio o ad una storia coloniale è associato un apprezzabile aumento nei FDI bilaterali. Le risposte alle tre domande iniziali sono dunque le seguenti: Un aumento della tassazione o della corruzione riduce i FDI. Un incremento del livello di corruzione da quello di Singapore a quello del Messico equivale ad aumentare la tassazione di oltre 20 punti percentuali.
[...] un miglioramento della deviazione standard nell´indice di corruzione provoca un aumento degli investimenti pari al 5% del PIL e la crescita annuale del PIL pro capite aumenta di mezzo punto percentuale. [...] un miglioramento negli indici di corruzione pari ad una deviazione standard (2,38 punti) è associata ad un incremento del tasso di investimenti di più di 4 punti percentuali ed ad un incremento di oltre 1/2 punto percentuale del tasso di crescita del PIL pro capite. Questo significa che se un certo Paese migliora il suo grado di corruzione da 6 su 10 a 8 su 10 il suo tasso di investimenti/PIL crescerà di almeno 4 punti percentuali e l'incremento annuale del PIL pro capite di almeno 1/2 punto percentuale.
Capito perchè l'economia dell'Italia non cresce? E capito cosa potrebbe fare il buon Monti invece di stremare gli italiani di ceto medio-basso? Una spietata lotta alla corruzione sembrerebbe essere uno di quei toccasana da cui quasi tutti traggono beneficio e da cui solo pochissimi ne hanno un danno. Perchè allora si persegue sempre l'obiettivo opposto, di beneficiare pochissimi e danneggiare tutti gli altri?
Shang-Jin Wei, How Taxing is Corruption on International Investors?, Review of Economics and Statistics 2000 82:1, 1-11
P. Mauro - Corruption and the global economy, 1997
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