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Angelo Rughetti, segretario generale dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha rilasciato un'intervista al quotidiano della Cei sulla vicenda Imu sugli immobili della chiesa.
La premessa di partenza è questa: non vi è nessuna certezza su quanto porterà l'estensione dell'Ici agli immobili della chiesa non esclusivamente adibiti al culto o al sociale.
Seicento milioni? Angelo Rughetti, direttore generale dell’Anci, ci mette in guardia: “Qui non abbiamo numeri. Nessuno ha numeri”. Una pausa leggera precede il nuovo avvertimento: “E non si fidi di chi dice di averli”. Parla in maniera schietta Rughetti. Con un solo vero obiettivo: fare chiarezza sulla vicenda Ici- non profit. Ripetiamo la domanda: seicento milioni? E’ questa la cifra che alla fine potrebbe entrare nelle casse dei Comuni? Rughetti non vorrebbe smentire il presidente dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani), Graziano Delrio. Ma non può non dire no a questo balletto di ‘numeri rubati’ che “vengono usati da chi vuole far passare una lettura che fa comodo”. Comodo? “Nelle ultime ore mi hanno chiamato molti giornali. A tutti ho spiegato che non esistono numeri e poi leggo titoli che danno numeri…”. Rughetti ha la faccia da persona perbene. Ha iniziato a lavorare all’Anci nel 1990. Ora è il direttore generale e accetta di parlare per “sgombrare il campo da disinformazione e strumentalità”. [fonte qui]
Dunque non 600, ma almeno 100 milioni sì? Forse. Ma non è questa la partita che interessa i Comuni. La rivalutazione catastale degli immobili, per esempio, interessa molto di più, e vale 7 miliardi, a fronte di una partita Ici generale che ne vale 22. Ben altre cifre quindi.
[...] la partita sull’Imu vale 22 miliardi, quello di cui stiamo parlando può valere 100 milioni. Capisce? Qui all’Anci c’è un centro studi, una fondazione che si occupa di analizzare la finanza e l’economia locale… Siamo concentrati più su altre cose, sono altre le priorità. Ci interessa assai più la rivalutazione del 60 per cento delle rendite catastali che l’Imu sul non profit. La prima partita vale 7 miliardi; bisogna capire, sapere, i nostri ricercatori sono attenti a questo, non a una partita che, numeri alla mano, vale settanta volte di meno. Se poi davvero li vale.
Non resta che aspettare. Se nessuno conosce i numeri, come dice Rughetti, pure non sembra così ingiusto far pagare l'Ici agli immobili ad uso commerciale della chiesa, specialmente considerando che le abitazioni civili per la maggior parte non sono adibite a uso commerciale e la tassa la dovranno ri-pagare ugualmente.
Il problema è però molto più antico, e riguarda un settore pubblico pletorico. La Grecia purtroppo ci insegna che quando la componente di dipendenti pubblici supera una certa percentuale inevitabilmente cominciano a diminuire le risorse.
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