martedì 6 marzo 2012

"Raggi X" cerebrali per trovare connessioni interrotte

Non sono proprio dei raggi X ma come quelli riescono a vedere le fratture delle ossa questi riescono a vedere le interruzioni nelle connessioni cerebrali, come per esempio potrebbe avvenire dopo un trauma. E' una nuova tecnica di imaging del cervello che si chiama high definition fibre tracking (HDFT) e che consente di osservare i collegamenti tra le varie aree cerebrali e di individuare le connessioni interrotte.
Inizialmente si effettua una scansione con MRI del cervello, che viene poi trattata con un apposito algoritmo. Vengono evidenziati una quarantina di maggiori collegamenti cerebrali e, anche attraverso il confronto con l'emisfero sano, si possono individuare le connessioni interrotte o mancanti.
E' stata sviluppata da Walter Schneider e da un gruppo di ricercatori dell'Università di Pittsburgh in Pennsylvania.
Qui l'articolo su New Scientist.

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