La fotografia pubblicata oggi dal Corriere è, forse inconsapevolmente, molto più significativa dell'originale intenzione.
Una volta, quando si voleva identificare una persona in una fotografia di gruppo la si cerchiava: poteva essere il responsabile di malversazioni, l'indagato per corruzione, il vincitore di un premio o qualsiasi altra cosa vi piaccia, ma identificava comunque colui che aveva fatto qualcosa, che era protagonista di qualche fatto o misfatto.
Adesso non è più così. In questa fotografia che rappresenta la presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia quello cerchiato (Spreafico) è l'unico che non ha fatto niente ovvero, in questo caso, non è inquisito.
E' il protagonismo alla rovescia (rispetto a quello cui siamo abituati), quello di chi si comporta normalmente e onestamente, che fino ad oggi non aveva preso piede nel nostro paese ma che adesso, specie nello foto di gruppo, e per i grafici che non vogliono faticare molto, può rappresentare la nuova tendenza. Ve l'immaginate la fatica per i grafici delle testate mettersi lì a cerchiare tutti i protagonisti delle indagini dei magistrati? Sarebbe una fatica immane. Si fa prima a identificare chi non c'entra.
Ecco la foto. E' bellissima. La didascalia dice: solo Spreafico (tondo) non è indagato.
imagecredit corriere.it |
Qui l'articolo sul Corriere.
Aggiornamento 21:08 - Scopro su G+ che anche Ciwati ha fatto le medesime riflessioni, qualche minuto prima di me.
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