martedì 15 maggio 2012

Denuncia i colleghi assenteisti e riceve provvedimenti disciplinari

Sembra proprio una storia inventata invece è vera. Un dipendente dell'Ufficio territoriale di Bologna del Ministero dello sviluppo economico, Ciro Rinaldi, secondo quanto riporta il Fatto [vedi  Imputati 29 dipendenti del ministero “fannulloni”. Ma promossi], denuncia suoi colleghi per assenteismo e in cambio riceve provvedimenti disciplinari.
Rinaldi è un rappresentante sindacale Cgil e si decide alla segnalazione dei colleghi anche su indicazione degli altri impiegati costretti a lavorare per gli assenti. Le indagini della Procura, coadiuvata dalla Guardia di Finanza che piazza telecamere negli uffici, evidenzia quello che viene definito un vero sistema.
Il caso inizia nel 2009 e, a distanza di tre anni, le prove raccolte portano 29 dei 50 dipendenti dell'ufficio a comparire  davanti al gup che deciderà il rinvio a giudizio. Uno di questi 29, un capo settore, ha anche inviato un'informativa al dirigente su una presunta irregolarità del Rinaldi. Oltre a questo, un clima di intimidazione e disprezzo quasi insopportabile si crea intorno a lui e a una sua collega che aveva testimoniato contro i colleghi denunciati.



Altro aspetto inquietante, segnala il difensore di Rinaldi, è che finora lo Stato non si è costituito parte civile nei confronti degli indagati, cosa che se venisse confermata, prosegue l'avvocato, sarebbe
un segnale poco incoraggiante sia per Rinaldi, sia per la pubblica amministrazione. [Il Fatto cit.]
Questi fenomeni fanno parte a pieno diritto di quelli che possiamo definire sprechi e ritardo atavico della pubblica amministrazione. Siamo d'accordo che non è facile snidare fannulloni e assenteisti ma quella volta che qualcuno ha il coraggio di denunciare sarebbe necessario agire in maniera completamente diversa. Fatte salve le tutele giuridiche di ognuno  e gli sviluppi del caso specifico, non si può però lasciare una persona in balia di un sistema che ha contribuito a smascherare, altrimenti nessuno più in futuro si azzarderà ad andare contro lo stato delle cose.
E' avvilente che chi cerca di fare il proprio dovere subisce quasi sempre delle pesanti conseguenze ed è pochissimo tutelato dallo Stato.
Eventi di questo genere rientrano nei tagli alla spesa improduttiva di cui si sta occupando Bondi? Se si, sarebbe il caso di agire in maniera molto più incisiva e tempestiva di quanto sembra avvenuto in questo caso.

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