venerdì 22 giugno 2012

Tema e call for papers per il 32° Carnevale della Fisica: Fisica della Terra

Alle volte ritornano. Sono i temi. In questo caso il tema della 32esima edizione del Carnevale della Fisica che è la Fisica della Terra, argomento già trattato nella decima edizione, quella tenuta da mastro Popinga (aka Marco Fulvio Barozzi) con il suo Fisica della Terra e della Vita.
Ritornano, dicevo, anche perchè stimolati dalla realtà, che impone comunque una riflessione, pure se affrontata con disinvoltura. La realtà è quella di un terremoto che ha colpito la Pianura Padana emiliana, e che continua tuttora con scosse di assestamento, che ha causato alcune vittime, forse evitabili, che ha gettato molti nella disperazione intervenendo in maniera drastica nelle loro vite, sconvolgendole.
Su questo argomento del terremoto molti blogger hanno scritto numerosi articoli. Si va da quelli francamente tecnici di geologi, sismologi e geofisici, a quelli che cercano di spiegare come comportarsi, a chi condivide informazioni utili: insomma, un gran, e bel, proliferare di post e notizie, con il risvolto, si spera, dell'utilità pubblica.


Ad una cara amica, Tania Tanfoglio, insegnante di scienze che cura il blog Science for passion, viene in mente di raggruppare in una sorta di Carnevale speciale tutti i post sul terremoto, così da farne un insieme facilmente consultabile da chi è alla ricerca di informazioni e notizie dettagliate.
La cosa si è sovrapposta alla 32esima edizione del Carnevale della Fisica, con la forte tentazione in me di parlare di un argomento così attuale, anche per fugare false informazioni e bufale che girano immancabilmente su internet, ma anche per rendersi conto di quello che è successo, cercare di capire perchè succede, se le conseguenze sono evitabili, in tutto o in parte, se è prevedibile: insomma, una gran bella serie di domande provocate da un fatto così grave come un terremoto, non sempre grave in sè ma spesso grave nelle sue conseguenze, che sovente vanno al di là della reale distruttività.
Da qui l'idea di Tania di unire i due eventi per non  rischiare di sovrapporli.

La Fisica della Terra è una vera e propria branca di studi della fisica, meglio conosciuta come Geofisica. Ma la Terra non è un oggetto di esplorazione così facile come sembra. Mentre la sua superficie è in genere ben conosciuta e facilmente accessibile, così non si può dire per la parte interna del nostro pianeta, la cui dinamica comincia a essere studiata in modo approfondito e a essere compresa solamente nel corso del XX secolo.
D'altronde, ben più ampio è l'insieme di discipline che si occupano dello studio di questo nostro pianeta. Scienze della Terra si chiamano, e raggruppano tutte le branche della scienza che in un modo o nell'altro studiano la Terra, dalla formazione delle rocce all'eruzione di un vulcano. Un giovane e preparato amico, Marco Cameriero, ha tentato qualche tempo fa la titanica impresa di presentare una classificazione di tutte le discipline scientifiche conosciute. Impresa, come detto, da far tremare i polsi ai più grandi scienziati ma che non ha spaventato il buon Marco, che vi si è gettato con la sua giovanile baldanza. Annarita Ruberto l'ha poi pubblicata sul suo blog, regalandogli così la definitiva autorevolezza. Ve ne ripropongo la parte che fa riferimento al nostro argomento [vedi La classificazione delle discipline scientifiche aggiornata]
  • Geofisica (come parte della Fisica)

 Scienze della Terra
  • Geografia
  • Geologia
  • Oceanografia
  • Climatologia
  • Meteorologia
  • Mineralogia
  •  Petrologia
  • Geodesia
  • Geochimica
  • Idrologia
  • Pedologia
  • Ecologia
  • Paleontologia 
Un'altra classificazione, disponibile come  List of  basic earth  science topics su en.wikipedia, al modo in cui avviene alle moderne discipline scientifiche, frammenta ancora di più le varie branche della scienza che si occupano di un aspetto particolare e specifico del nostro pianeta: 
e questo solo per la geologia, se poi si aggiungono le discipline raggruppate sotto geografia, scienza del suolo, scienza dell'atmosfera, oceanografia, glaciologia e geoinformatica (che non rappresentano nemmeno tutte le discipline possibili, si veda qui per ulteriori voci), si capisce come la lista diventi particolarmente corposa.

Per numerosità dei campi di studio, le scienze della Terra competono con la medicina, e addirittura probabilmente la superano. Questo, sotto un certo punto di vista, non sarebbe nemmeno troppo strano. Almeno a sentire quello che dice James Lovelock con la sua ipotesi Gaia, in cui la Terra diventa un vero e proprio sistema complesso in grado di garantire la presenza della vita sul pianeta. Niente di strano, quindi, che, come una specie di super organismo, la Terra abbia bisogno di numerose specializzazioni, un po' come accade al corpo di un essere umano.
Alcuni suggerimenti su possibili argomenti: oltre, come detto, i recenti fenomeni sismici, più prettamente geofisici, che coinvolgono lo studio della tettonica a placche, delle proprietà elastiche delle rocce o, dal punto di vista storico, la prima teoria sulla deriva dei continenti di Alfred Weneger, insieme al magnetismo terrestre, alla geotermia, allo studio del campo gravitazionale, il tema coinvolge anche lo studio delle rocce del pianeta dal punto di vista mineralogico o più genericamente geologico, oppure l'attività dei vulcani, dei fiumi, dei laghi e anche dei ghiacciai, oppure ancora la morfologia della superficie terrestre, con i suoi rilievi e avvallamenti, fino alla rappresentazione su mappe delle informazioni geografiche. Insomma, un tema sconfinato.

E' dunque con un misto di entusiasmo e angoscia che lancio e vi propongo il tema del Carnevale della Fisica #32 dal titolo Fisica della Terra, lasciandovi la piena libertà di parlare di uno dei tantissimi argomenti che la riguardano ma, al contempo, non bloccando la vostra creatività nel parlare di un qualsiasi altro argomento di fisica. L'invito è ovviamente esteso a tutti quanti abbiano già scritto sul terremoto in Emilia.
[I lavori vanno inviati a paolopasc -chiocciola- libero -punto- it quanto prima, considerando che il 30 giugno esce].
imagecredit
 geophysics.zmaw.de
kutztown.edu
articles.architectjaved.com

3 commenti:

  1. Se la qualità del semplice call for papers è questa, cosa sarà allora l'edizione del carnevale che ti appresti ad ospitare? C'è solo da scoprirlo il 30, ma anche senza sforzarsi troppo si può immaginare che sarà un'edizione "tremolante" e di altissima qualità.
    Il tema poi è attualissimo. Edizione da non perdere assolutamente.
    Non mi rimane che augurarti buon lavoro per l'organizzazione dell'edizione, anche se non hai certamente bisogno di auguri vista l'ottima riuscita dei tuoi precedenti carnevali.

    L'unica pecca di questo tuo articolo è avermi "messo in mezzo" (ci stono di brutto) :). Thamks.
    Un salutone
    Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La modestia è una virtù. Dal che, dalla semplice osservazione che i tuoi elogi mi hanno fatto piacere e che, come detto, la modestia è una virtù, ti ritrovi come minimo già con due ottime qualità. Bisogna che ti rassegni...

      Elimina

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