venerdì 27 luglio 2012

Legge elettorale e digiuno: lo sciopero della fame del deputato PD Giachetti

La provenienza dal Partito Radicale si vede proprio in questa forma di lotta non violenta per le cose in cui si crede. E' Roberto Giachetti deputato PD in sciopero della fame da ormai 23 giorni per chiedere che si faccia questa benedetta legge elettorale in sostituzione di quella attuale, malamente definita porcellum, assurta a vero e proprio snodo tra democrazia e sua assenza.
Ma ovviamente non è così. Pur importante la legge elettorale non è in grado, da sola, come non lo è quasi nessuna legge, di modificare radicalmente un assetto o un comportamento. La politica non guarirà dai suoi mali per merito della legge elettorale ma, probabilmente, se si riuscirà a farla, non aggraverà il suo stato. 
Siccome è un gesto che ha un valore, che sottintende un impegno per le buone cose, che in questo caso non è necessariamente la legge ma l'impegno sottoscritto da quasi tutti a farla ma disatteso, e siccome rischia di suo per, come dice, "sollecitare tutti alla responsabilità ed alla credibilità della politica", è giusto segnalarlo. Lo faccio insieme a questa intervista uscita su Repubblica: In sciopero della fame per la legge elettorale Giachetti: "Basta fallimenti della politica".

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