Quando ho visto il titolo su Repubblica, Lisa muove l'acqua con il pensiero: la perfomance, ho subito pensato a quanto pubblicato di recente sulla possibilità di guidare un elicotterino con la mente. Però leggendo le poche righe che accompagnano il filmato su Repubblica dell'esibizione di Lisa Park, l'artista in questione che fa muovere l'acqua, sembra che venga utilizzato solo il pensiero per far muovere l'indispensabile liquido, tutt'al più servendosi di "cuffie collegate alle onde cerebrali". Ma non è proprio così. Se uno ha la pazienza di guardarsi il filmato sembra piuttosto evidente che i contenitori dell'acqua sono posti sopra quelli che hanno tutta l'apparenza di altoparlanti. Non sono quindi solo delle "cuffie collegate alle onde cerebrali" come scrivono su Repubblica ma anche altoparlanti e dove sono altoparlanti vi sono onde sonore:
Lisa Park muove l'acqua con la forza del pensiero. "Euonia"[sic], in greco 'bel pensiero', è un progetto in cui l'artista usa la forza della mente. Circondata da piatti piani colmi d'acqua, inizia la meditazione focalizzandosi sulle emozioni che muovo le molecole d'acqua. La tecnologia le dà una mano. Infatti la Park indossa delle cuffie collegate alle onde cerebrali. Diverse le emozioni, diversi i disegni che si formano nell'acqua.[Repubblica cit.]
Lisa dunque modula il suono creato da un sintetizzatore ed emesso da altoparlanti, non muove l'acqua con il pensiero, il che è abbastanza diverso. Sono le onde sonore degli altoparlanti che fanno vibrare i piatti metallici e, conseguentemente, l'acqua. E' comunque un'esibizione notevole.
A spiegare il meccanismo della performance è la stessa Lisa Park su una pagina dell'Interactive Telecommunications Program della New York University. Questa performance si chiama Eunoia, dal greco "buon pensiero/benevolenza":
EEG measures frequencies of brain activity (Alpha, Beta, Delta, Gamma, Theta) relating to my state of consciousness while I wear it. The data collected from EEG is translated in realtime to modulate vibrations of sound. The resulting sound waves vibrate pools of water in metal plates placed on top of speakers.
In sostanza i sensori EEG rilevano l'attività cerebrale e la inviano a un primo software, MaxMSP, e poi a un secondo, Reaktor, una specie di sintetizzatore, e infine agli altoparlanti. L'intervento dell'artista consiste nel modulare suoni che siano la traduzione musicale di stati d'animo ben precisi, esattamente cinque, come i piatti metallici posti sopra gli altoparlanti: felicità, rabbia, tristezza, odio e desiderio.
E' molto difficile riuscire a controllare se stessi in modo da avere, ogni volta, un singolo stato emotivo, dichiara l'artista. Molte volte, continua, ho dovuto ricalibrare il software MaxMSP durante lo spettacolo a causa di cambiamenti di umore non controllati. Intanto il suo studio continua con la ricerca della perfetta quiete interiore, che forse si manifesterà con il silenzio assoluto, e con la prospettiva di utilizzare un impianto audio di ancora più grande dimensione.
Qui di seguito ecco la sua interessante performance.
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