Non sembra propriamente popolare la recente proposta di aumentare, dal 2015, lo stipendio dei parlamentari inglesi, portandolo dalle attuali 66.396 sterline (pari a 76.447 euro) a 74.000 sterline (pari a 85.236 euro), anche se accompagnato dalla perdita di alcuni benefits pensionistici.
All'Economist sfruttano l'occasione per fare un'analisi delle retribuzioni dei parlamentari in giro per il mondo, sia in valore assoluto che come multiplo del PIL pro capite. Anzi, proprio su quest'ultimo indice costruiscono la classifica che vedete qui sotto: in Nigeria, per esempio, un parlamentare guadagna 189.500 dollari l'anno, uno dei più alti stipendi in assoluto, ma niente in confronto al PIL pro capite di quella nazione. Infatti, i parlamentari nigeriani guadagnano qualcosa come 116 volte il PIL pro capite della Nigeria, seguiti da altre 7 nazioni extra europee e, prima del mondo occidentale, l'Italia, con 5,5 volte il PIL pro capite italiano. Ora, pur essendo la classifica un florilegio tra tutte le nazioni, e quindi con possibilità di modifica delle posizioni relative, fa comunque impressione che l'Italia abbia la palma di primo paese occidentale quanto a differenza tra retribuzione di un parlamentare e PIL pro capite. Tutti gli altri paesi occidentali presenti nella classifica sono sotto le 4 volte il PIL pro capite, compresi USA, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Australia e, addirittura, paesi come Svezia, Norvegia e Spagna, sono sotto le due volte il PIL pro capite.
Non è che per caso questo rapporto tra stipendio dei parlamentari e PIL pro capite sia un indice di civiltà?
Non è che per caso questo rapporto tra stipendio dei parlamentari e PIL pro capite sia un indice di civiltà?
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