Utilizziamo, a volte, aggettivi diversi per concetti simili. Per esempio, per vista e udito immagini e suoni sono belli, mentre per olfatto e gusto odori e sapori sono buoni. Ma bello e buono, in questo caso, sono caratteristiche qualitativamente simili e interscambiabili, dato che potremmo sicuramente definire bello un sapore buono che fossimo in grado di vedere o buona un'immagine bella che fossimo in grado di gustare. Per questo motivo il titolo potrebbe alternativamente essere scritto come La scienza è buona, intesa come cosa che dà genericamente piacere ai nostri sensi, compreso quello estetico. E in questo modo va interpretato il senso del titolo: il "bella" si riferisce a cosa che colpisce favorevolmente i sensi e che si può applicare, a parità di favore, indistintamente a tutti i nostri sensi.
E' probabilmente questo anche l'intento della mostra realizzata dalla British Library e che riguarda la rappresentazione grafica della conoscenza (scientifica). Grafici, tabelle, infografiche, immagini, fotografie, sono tutti strumenti di grande validità nella comprensione del mondo, ausili a volte indispensabili per sintetizzare o analizzare una gran mole di dati raccolti, che colpiscono, con e per, la loro bellezza.
Dunque la scienza è bella, che può diventare anche la scienza è bellezza, per il profondo legame che vi è tra presentazione e rappresentazione della conoscenza scientifica e della natura, che della scienza è oggetto di studio. Perché è bello sia il modo di investigare e presentare lo studio della natura che la natura stessa, catturata dalla nostra volontà di sapere. In questo modo la scienza è bella diventa una condizione particolare di un assunto più generale, cioè la conoscenza è bella, perché al bello si può associare l'utile che proviene dalla necessità, per una gran quantità di organismi viventi, di avere informazioni, di conoscere.
E allora non può non riconoscere il valore svolto dalla rappresentazione grafica dei dati la decana della riviste scientifiche, Nature, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche, forse la rivista scientifica per antonomasia. E difatti lo fa, con questo video che condivido.
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