martedì 15 luglio 2014

Istat: in Italia 10 milioni di poveri (calcola il tuo indice di povertà)

La povertà assoluta misura "il valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia" ovvero, se una famiglia o una persona spendono meno di una certa cifra, che varia in base all'anno, al numero dei componenti, all'area geografica e alla dimensione del comune, sono da considerarsi assolutamente poveri. Chi volesse verificare se rientra in questa categoria può utilizzare questa applicazione dell'Istat.




Oltre a questo indice, che stabilisce degli standard minimi definiti essenziali alla sopravvivenza in campi quali alimentazione, igiene, vestiario e così via, è affiancato da un altro indicatore, la povertà relativa, che stabilisce la quantità di risorse a disposizione di ogni famiglia o individuo in relazione al suo universo di riferimento, ovvero la nazione il cui vive. Utilizzando parametri di benessere medi di un paese l'indice di povertà relativa segue con maggior precisione l'andamento economico di quella nazione. Questo significa che se un paese è in recessione economica e il reddito medio si abbassa, anche la soglia di povertà relativa si abbasserà. Infatti, se si osservano i dati sulla soglia mensile di povertà relativa individuali dell'Istat, nel 2011 corrispondevano a 606,62 euro al mese mentre nel 2012 a 594,53 euro, a significare una discesa corrispondente dei redditi medi. 
E' interessante osservare che il trend alla diminuzione dei redditi e della soglia di povertà relativa continua anche nel 2013. Nell'ultimo rapporto pubblicato dall'Istat si scrive che il 16,6% della popolazione è povero, poco più di 10 milioni di italiani,  perchè al di sotto della soglia di povertà relativa che è di 972,52 euro al mese per una famiglia di due persone, cifra in diminuzione rispetto al 2012, anno in cui si trovava a 990,88 euro al mese [vedi link soglia povertà relativa].
Sono i famosi 10 milioni di italiani poveri, calcolati con pedissequa precisione dalle statistiche che fanno però di un nucleo familiare (di 2 persone) che guadagna 973 euro una famiglia non povera (relativamente parlando). Potenza della statistica (del pollo), come osservò Trilussa.


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