Sono solo due secondi di registrazione ma hanno pari dignità con le più famose melodie. E' la registrazione del primo impatto del lander Philae sul suolo della cometa 67P. In realtà, si tratta della registrazione delle vibrazioni meccaniche (quelle dell'impatto dei tre piedi di Philae sulla cometa) a frequenze acustiche, cioè che si possono udire, sulle quali sono stati fatti solo pochi aggiustamenti tecnici. La pari dignità sonora rispetto alle più famose melodie terrestri è data dal notevolissimo impegno tecnico necessario perchè fosse possibile registrarle: inviare cioè una sonda su una cometa a 500 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, un controllo da remoto con mezz'ora di ritardo, e una competenza tecnico-scientifica di prim'ordine per poter portare a compimento la missione. Questa la ricetta che ha permesso di far atterrare con precisione quasi chirurgica un lander dopo 10 anni di viaggio. Come minimo, ogni piccola informazione proveniente dal lander deve essere accolta con l'entusiasmo con cui si accoglie il primo vagito di un neonato.
Ed ecco, per gli appassionati melomani e non solo, il suono dell'atterraggio. Per ulteriori notizie tecniche: The sound of touchdown, sul sito dell'ESA.
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