venerdì 4 febbraio 2011

Caos egiziano

Giù le mani dall'Egitto dice Simon Jenkins del Guardian, tacciando di ipocrisia l'occidente.
"Siamo degli ipocriti. Acclamiamo i coraggiosi tunisini ed egiziani che scendono in piazza con il loro slancio rivoluzionario e gridiamo: “Giù le mani! Lasciate che facciano come vogliono. “Ce n’è voluto del tempo, ma adesso lasciamo che quei popoli si prendano il giusto merito”. Ma con gli iracheni e gli afgani non siamo stati così permissivi".
In sostanza, dice Jenkins, in alcuni paesi siamo intervenuti, causa anche il terrorismo, quindi per interesse occidentale più che per esportare democrazia, mentre in Egitto, dove non è così urgente il problema fondamentalismo, adottiamo il laissez faire. 
 "L’egiziano Hosni Mubarak è un altro Saddam Hussein, un dittatore laico che governa un paese musulmano con il pugno di ferro grazie a un regime corrotto e a un gruppo di fedelissimi. Ci era stato detto che esistevano valide ragioni di ordine strategico per appoggiarlo, così come un tempo ce n’erano state per dare aiuto ai baathisti, ad Assad in Siria e allo stesso Saddam. Analoghe motivazioni ci erano state date per il sostegno alla dinastia di Ben Ali in Tunisia e al “buon amico della Gran Bretagna”, Gheddafi."
Un'analisi impietosa, che forse tutti in privato abbiamo fatto, e alcuni in pubblico, e che riguarda l'intervento occidentale nei paesi non democratici, o presunti tali, di quanto possa essere interessato o spontaneo, e in sostanza di quanto possa essere lecito, anche con risvolti che coinvolgono l'Italia.
L'etica in politica estera non esiste, afferma Jenkins. Ma forse non esiste neanche in politica interna. Il nemico principale è il fondamentalismo, come prima il comunismo, e ogni strategia è lecita per combatterlo. Sembra strano però che, nel momento stesso in cui si nega l'esistenza di una relazione politica-morale, la si invochi nel tentare di giustificare certi interventi, e non si dica apertamente: è il costo da pagare per stare tranquilli, esportare la democrazia conta poco.
Sorge così il problema dell'autodeterminazione.
Se l’occidente non fosse intervenuto in Iraq e in Afghanistan, scommetto che il popolo iracheno avrebbe trovato da sé il modo di liberarsi di Saddam. Gli iracheni o il loro esercito avrebbero fatto ciò che stanno facendo oggi tunisini ed egiziani, con un costo di gran lunga inferiore in termini di vite umane, con meno sconvolgimenti e meno caos. "
E' sempre difficile (o facile) ragionare, come dicono quelli che sanno, ex-post, ovvero dopo. Sta di fatto che è almeno lecito richiedere una certa coerenza: il prezzo da pagare per la nostra sicurezza deve essere un costo messo in chiaro, altrimenti le giustificazioni delle lotte d'esportazione sembrano soltanto espedienti ipocriti per autoassolversi.

6 commenti:

  1. SONO DEL TUTTO COMNVINTO CHE LA DIFFERENZA TRA MUBARAK E SADDAM SIA ENORME, MOOLTO NEMICO DEL FRATELLI MUSULMANI SADDAM E ANCHE DEI TALIBAN IRANIANI, MOOLTO PIù LAICO ERA L'IRAK DI SADDAM DELL'EGITTO DI MUBARAK, DOVE A TUTTO'OGGI I CRISTIANI NON HANNO DIRITTI, MA QUESTO è UN PROBLEMA DEL MEDIO ORIENTE, L'ALTRO PROBLEMA, QUELLO CHE L'IPOCRISIA LIBERARIA E DEMOCRATICO-PERBENISTA NON VUOLE VEDERE E' :CHI NON VUOLE I GIORNALISTI IN EGITTO? CHI BLOCCA L'ESERCITO RENDENDO DI FATTO FACILISSIMO LA RIVOLTA DEI DETRATTORI DI MUBARA? CHI ADDESTRA LA GENTE IN PIAZZA? CHE PARTE HANNO IN TUTTO QUESTO I SIMPATICONI DI AL BHANNA? PERCHè DOVESSERO ESSERE QUELLI DEI FRATELLI MUSULMANI A PRENDERE IL POTERE PER L'EGITTO SAREBBE FINIRE DALLA PADELLA NELLA BRACE,: SONIGLIA UN PO AL MITICO 79 IRANIANO QUANDO L'IRAN PASSò DALLA DITTATUA DELLO SCIà A QUELLA ANCOR PEGGIO DEGLI AYATOLLAH, PARE UN PO TROPPO SOMIGLIANTE A UN GOLPE STA ROBA, CHIRO QUESTO è CIò CHE PENSO IO, DA BRAVO CRETINO, è CHE IL CRETINO VEDE COSA SUCCEDE ADESSO L'ONTELLIGENTE VUOL VEDERE QUEL CHE SUCCEDERà NEL FUTURO SENZA POI POTERVOI METTERE RIOMEDIO SE NON SARà COME LUI VUOLE, TU DA CHE PARTE STAI? QUANTO AL PèOST DELL'ABC CATTIVESCO ASPETTA ASPETTA è SOLO L'INIZIO

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  2. Musicaio, sto dalla parte del popolo egiziano, manco a dirlo. Non so se il popolo vuole passare dalla dittatura "illuminata" (la padella) alla dittatura oscurata (la brace), comunque non penso. Forse voglio solo democrazia e libertà, o meno bastonate dalla polizia.
    Dici che la rivoluzione è pilotata dai fratelli musulmani? Gli osservatori e chi è sul posto dicono di no, e pure gli Stati Uniti sembrano non esserne convinti, altrimenti mai avrebbero abbandonato Mubarak. Dico solo: speriamo non sia un'altra Iran, che non ce n'è proprio bisogno.

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  3. weeeeeeeeeeeeeeeeeee buon giorno ser tutto svegliato bene stamani? il tuo cane è dio colore verde piselo? il gatto mangia i marziano da marziapane? marzia è sposata? mia nonna si chiamava carolina? ahahahahha weeeeee

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  4. SONO DEL TUTTO COMNVINTO CHE LA DIFFERENZA TRA MUBARAK E SADDAM SIA ENORME, MOOLTO NEMICO DEL FRATELLI MUSULMANI SADDAM E ANCHE DEI TALIBAN IRANIANI, MOOLTO PIù LAICO ERA L'IRAK DI SADDAM DELL'EGITTO DI MUBARAK, DOVE A TUTTO'OGGI I CRISTIANI NON HANNO DIRITTI, MA QUESTO è UN PROBLEMA DEL MEDIO ORIENTE, L'ALTRO PROBLEMA, QUELLO CHE L'IPOCRISIA LIBERARIA E DEMOCRATICO-PERBENISTA NON VUOLE VEDERE E' :CHI NON VUOLE I GIORNALISTI IN EGITTO? CHI BLOCCA L'ESERCITO RENDENDO DI FATTO FACILISSIMO LA RIVOLTA DEI DETRATTORI DI MUBARA? CHI ADDESTRA LA GENTE IN PIAZZA? CHE PARTE HANNO IN TUTTO QUESTO I SIMPATICONI DI AL BHANNA? PERCHè DOVESSERO ESSERE QUELLI DEI FRATELLI MUSULMANI A PRENDERE IL POTERE PER L'EGITTO SAREBBE FINIRE DALLA PADELLA NELLA BRACE,: SONIGLIA UN PO AL MITICO 79 IRANIANO QUANDO L'IRAN PASSò DALLA DITTATUA DELLO SCIà A QUELLA ANCOR PEGGIO DEGLI AYATOLLAH, PARE UN PO TROPPO SOMIGLIANTE A UN GOLPE STA ROBA, CHIRO QUESTO è CIò CHE PENSO IO, DA BRAVO CRETINO, è CHE IL CRETINO VEDE COSA SUCCEDE ADESSO L'ONTELLIGENTE VUOL VEDERE QUEL CHE SUCCEDERà NEL FUTURO SENZA POI POTERVOI METTERE RIOMEDIO SE NON SARà COME LUI VUOLE, TU DA CHE PARTE STAI? QUANTO AL PèOST DELL'ABC CATTIVESCO ASPETTA ASPETTA è SOLO L'INIZIO

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