Con decreto milleproroghe si intende un decreto legge che il Consiglio dei Ministri può emanare per prorogare o intervenire su alcune disposizioni che hanno bisogno di un intervento veloce. Il governo lo definisce "decreto-legge che proroga termini di legge in scadenza" .Di solito lo si approva ad inizio anno per l'anno in corso. E' quello che è successo al maxi emendamento al mille proroghe approvato al Senato con il voto di fiducia.
Tra i provvedimenti approvati, segnalati nell'articolo su Repubblica, ve ne sono alcuni interessanti.
- Aumenta di 1 euro il biglietto del cinema
- Tassa calamità. La Regione colpita da una calamità naturale potrà alzare tasse e addizionali di propria competenza, "compresa l'accise sulla benzina "fino ad un massimo di cinque centesimi per litro""
- Chi affigge manifesti abusivamente pagherà solo una multa di 1000 euro per ogni Provincia in cui avviene l'affissione, indipendentemente dal numero di manifesti. In campagna elettorale questo priverà i Comuni di un consistente introito, 100 milioni circa [1]
- Bloccata la riduzione di assessori e consiglieri nelle grandi città: resteranno 60 invece dei promessi 48 i consiglieri mentre gli assessori possono arrivare fino a 16 anzichè 12. Sulla rassegna stampa del Comune di Roma si nota che il firmatario di questo emendamento è il senatore Mauro Cutrufo, che però è anche vicesindaco di Roma
- Leggera modifica terminologica al fondo per i malati di sclerosi laterale amiotrofica (sla): dei 400 milioni del 5 per mille, una somma "pari a" 100 milioni sarebbe andata ai malati di sla; con il nuovo emendamento pari diventa "fino a", e la modifica non è di poco conto (se hanno sentito la necessità di farla) nel senso che se prima erano 100 adesso possono arrivare fino a 100 ma possono anche essere di meno
- Legge sulla concentrazione editoriale: viene modificata l'attuale normativa che impediva di acquistare un giornale a chi possiede più di una rete televisiva. Viene sostituito da un meccanismo che calcola i ricavi del sistema integrato, indipendentemente dal numero di reti o giornali [2]. Si ipotizza (Pd) che questo potrebbe aprire la strada all'acquisizione del Corriere da parte di Mediaset
- Sempre sull'editoria, altri 30 milioni di aiuti alla carta stampata e 15 a radio e tv
Insomma, con la scusa che c'è sempre il solito argomento di cui discutere magari certi provvedimenti passano nel silenzio generale e ce ne accorgiamo solo dal nostro portafoglio. Sul sito di Repubblica un elenco più completo e sul sito Giurdanella.it il testo completo.
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