Viva l'Italia unita! Intanto, se qualcuno non li ha notati, segnalo due lavori. Su un tema molto attuale e importante, forse come quello del 150esimo.
Uno è su (Cattiva) Scienza in Tv, è intitolato Quando il servizio non fa alcun servizio, e comincia così
"Era da immaginare ed è giusto: ciò che sta avvenendo in Giappone, ai reattori della centrale nucleare di Fukushima I, porta tutti quanti ad una riflessione sulla necessità del nucleare, per chi ce l'ha già (vedi Francia, Germania, etc.) e per chi non ce l'ha, ma non vuole vedere altra alternativa (vedi Italia).
Così, se il problema è il terremoto, i media si chiedono: ma saranno sicure le centrali nucleari italiane?
Ieri sera (16 marzo 2011), al Tg1 delle 20,00, è stato mandato in onda un servizio che "spiegava" bene quali saranno le centrali nucleari italiane e perché sono più sicure e perché gli altri stati non ne possono fare a meno... e bla bla... Diceva che le centrali italiane saranno di terza generazione, non come quelle di Fukushima che sono di seconda, e che le centrali di terza generazione sono più sicure in quanto hanno un edificio di contenimento in più e una vasca di acqua moderatrice a versamento automatico... Tutto vero. Ecco, e così la casalinga di Voghera e il pastore Lucano saranno convinti. Si diranno: sì, mi serve. Il servizio annunciava in 1 secondo che si stanno studiando le centrali di quarta generazione."
Leggetevi il resto.
L'altro è del Corriere, ed è intitolato L'atomo e i costi troppo alti, e dice
"Il nucleare, questo nucleare, non convince per diversi motivi. Innanzitutto non sono escludibili eventi catastrofici a causa di fattori esterni o di errori umani. Si spera nella quarta generazione che, verso il 2030, dovrebbe portare a reattori intrinsecamente sicuri. C'è poi una valutazione economica, in quanto i costi tendono costantemente ad aumentare. Nell'ultima valutazione del Dipartimento dell'Energia Usa (Energy Outlook 2010) sugli impianti da costruire nei prossimi due decenni, l'elettricità da nucleare risulta la più cara."
Se avete voglia, leggetevi anche questo.
Non rappresentano la bocca della verità ma motivi di discussione. Sarebbe importante ricevere un'informazione imparziale, senza pregiudizi e senza convenienze, per poter scegliere, per decidere.
Intanto, viva l'Italia!
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