Il Carnevale della Chimica # 5 del 23 maggio si tiene su Questione della decisione.
Ero lì, leggermente sollecitato dall’amico Franco, che mi spremevo le meningi sul tema di questo carnevale e pensa che ti ripensa avevo quasi esaurito tutti gli zuccheri disponibili e, a causa della copiosa sudorazione, anche buona parte dei sali minerali quando a un certo punto (vabbè ho leggermente esagerato…) mi son detto: o Paolo (vocativo) ma ti vuoi andare un po’ aff… a fare merenda! Va’ in cucina! Va’ in cucina mi urlava un’imperiosa voce interiore, va’ in cucina. E nella mia mente cominciò a martellare per una buona mezz’ora questo sintagma: (il carnevale della) chimica….cucina….(il carnevale della) chimica….cucina….preso com’ero tra dovere e piacere, finchè a un certo punto -ci sono!-, esclamai interiormente: la chimica in cucina!
Che magnifica idea! Che del tutto nuovo argomento di discussione! Ok, l’argomento è vecchiotto, usato e strausato, discusso e stradiscusso ma questo non vuol dire niente.
Recentemente il buon Franco rimarcava come la voce chimica sottintendesse tra la gente sempre qualcosa di opposto a naturale, quasi come se anche il naturale non fosse perfettamente chimico. Ma tutto è chimica: dalla salatura delle olive poste a curare (10 g per chilo), all’impazzimento della maionese, dall’idrolitina del tempo che fu alle acque oligo o pluto minerali, dal licopene al rasveratrolo del pomodoro e dell’uva come medicina naturale. Insomma l’argomento è vastissimo e interessa, praticamente, tutti quanti. Dovunque ti giri, in cucina, c’è la chimica, ed è bello accorgersene, anche se abbiamo bruciato il pranzo. Per questo scoprire la chimica che c’è in cucina, sia nei prodotti naturali che in quelli dell’industria, capire cosa sono i conservanti, i famosi e onnipresenti acidi grassi idrogenati, nonchè i diffusissimi coloranti, è interessante e importante allo stesso tempo.
Dunque, carissimi, bando alle ciance e sotto con le ricette. Il carnevale si tiene il 23 di maggio ma fino al 21 o 22 (mattina) accetto i vostri lavori: giusto il tempo di disporli sulla tavola.
L’indirizzo a cui inviare i lavori è paolopasc at libero dot it
Chiaramente il tema non è vincolante e potete sbizzarrirvi come meglio credete.
...argomento molto stimolante...
RispondiEliminaE' vero Giuseppe!
RispondiElimina(e mi farebbe piacere un tuo contributo)