La proposta dell'Idv di cancellare le province (solo dal punto di vista amministrativo) e di eliminare addirittura dal titolo V della Costituzione la voce Province, non passa, con il voto contrario della maggioranza e l'astensione del Pd. Vota a favore solo il Terzo polo. Il risultato è stato
- Contrari: 225
- Favorevoli: 83
- Astenuti: 240
Di Pietro è inferocito
«Si è verificato un tradimento generalizzato degli impegni e dei programmi elettorali fatti da destra a sinistra - attacca Di Pietro -. Tutti hanno fatto a gara nel far sognare gli italiani sul fatto che si sarebbe tagliata la "casta" eliminando le province e poi non hanno mantenuto gli impegni. In aula si è verificata una maggioranza trasversale: la maggioranza della "casta"» [1]
Non più tenero Casini
«Mi dispiace molto perché il Pd ha perso l'occasione per fare una cosa saggia, visto che se avessero votato a favore il governo sarebbe andato in minoranza» [1]
A queste critiche risponde, in maniera non troppo convincente, Bersani
«Non ci facciano per favore tirate demagogiche, noi abbiamo una nostra proposta che prevede di ridurre e accorpare le Province ma bisogna anche dire come si fa, perché le Province gestiscono un certo numero di cose importanti, come ad esempio i permessi per l'urbanistica» [1]
Insomma, le tirate demagogiche non si può farle. Del resto, se uno vuole scrostare le incrostazioni causate dalla politica, un po' di enfasi e di demagogia deve usarle.
Questa è una slideshare di qualche anno fa, preparata da partecipazione e libertà, dal titolo Perchè abolire le province, e cita un rapporto dell'Eurispes che ipotizza un risparmio annuo di 10,6 miliardi (marzo 2008) a fronte di un costo complessivo di 13 miliardi.
Della stessa idea è anche un membro del Pdl, Santo Versace, che sul blog Italia futura, l'associazione di Luca Cordero di Montezemolo, presenta il suo articolo per l'abolizione delle province e i benefici che porterebbe. Però, bisogna considerare l'importanza strategica dal punto di vista politico di questi enti. Come serbatoio di posti pubblici sono indispensabili, per occupare i propri affiliati in attesa di smistarli verso posti più interessanti. Non si spiega diversamente la resistenza dei tre più grandi partiti all'abolizione delle province. E intanto fioccano aumenti e nuove tasse.
[1] Province, respinta la proposta di legge dell'Idv per sopprimerle
Nessun commento:
Posta un commento
Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.