Il comunicato stampa della Guardia di Finanza parla chiaro: scoperti 2.192 evasori totali nei primi 4 mesi dell'anno il che, grossolanamente, se costituisse un terzo di tutta l'evasione di quest'anno porterebbe a 18 miliardi l'ammontare complessivo sottratto al fisco e a più di 6000 le persone coinvolte. E sarebbero ancora poche, rispetto alle stime.
Il comunicato non è esente da qualche abbellimento retorico, ma questo non ne diminuisce la portata.
Fino ad ora erano invisibili per il Fisco. In realtà c’erano e facevano la “bella vita” a scapito degli imprenditori leali e rispettosi delle regole. Ostentavano macchine di grossa cilindrata, ville da sogno e ricchezze accumulate in anni e anni di collaudata disonestà e intanto, usufruivano dei servizi che non avevano mai contribuito a pagare.[comunicato Gdf cit.]
L'identikit dell'evasore non è facile da tracciare, perchè nessuna categoria, come dicono, ne è potenzialmente immune. Le categorie maggiormente interessate però sono queste, di cui un quarto rappresentato da commercianti e grossisti:
- Settore commercio all'ingrosso e al dettaglio 25%
- Costruzioni edili 22%
- Attività manifatturiere 11%
- Attività professionali, scientifiche e tecniche 5,7%
- Alloggio e ristorazione 5,5%
I redditi sottratti al fisco, a titolo di esempio
- pasticceria Reggio Calabria, 400 mila euro in 2 anni
- bar a Thuile, 350 mila euro in 5 anni
- albergatore di Grado, 500 mila euro
- centro macellazione carni Messina, 30 milioni di euro
- teatro di cabaret e bowling Roma, 7,6 milioni di euro
- commerciante di preziosi provincia Brescia, 1,5 milioni di euro
- intermediaria nel commercio a Ravenna, 2 milioni di euro
- impresa edile provincia di Frosinone, 23 milioni di euro in 5 anni
- vendita auto provincia Avellino, 2,6 milioni di euro
- commercialista di Genova, 13 milioni di euro di dichiarazioni dei suoi clienti
- medico di Salerno, 700 mila euro
Questa contabilità non sia solamente una morbosa curiosità. Nel momento stesso in cui, giustamente, ci lanciamo in accuse di malversazioni e corruzione nei confronti della politica non dobbiamo dimenticare il peso dell'economia sommersa e i suoi redditi sottratti al fisco. Forse è ragionevole chiedersi come mai si è atteso tanto e che percentuale dell'evasione totale rappresentano i casi emersi. Sul fatto che un più stringente controllo sull'evasione andava fatto da molto tempo nessuno può dubitare, e sull'improvvisa impennata dei controlli siamo tutti d'accordo. Sarebbe ora che anche dal versante pubblico si cominciasse a diminuire la spesa: via la gran parte dei consigli d'amministrazione pubblici, via le province, via il rimborso ai partiti, via il finanziamento alla stampa. Tanto per cominciare.
A sentire loro sembra che esista una evasione che sia responsabile di ogni danno alla nazione. Io non ci credo. Tutti coloro che parlano in questo modo sono "interessati" a che la si pensi così. Da Ogni euro recuperato dall'evasione se ne perdono 100 di PIL. Con la sola crisi l'evasione stimata si è già ridotta del 75% perchè se si chiude e non si produce non si può evadere. Quindi se si vuole risolvere la crisi c'è un solo modo "TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA"
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