martedì 12 giugno 2012

Bilancio dello Stato 2012: lo Stato costa 2 miliardi al giorno. Dossier del Senato, testo completo

Tra i documenti prodotti per cercare di attuare questa famosa spending review o revisione della spesa pubblica che dir si voglia vi è anche questo  L'analisi del bilancio dello Stato per il 2012 ai fini del processo di spending review, studio pubblicato dal Servizio del Bilancio del Senato.
Non mancano, in questa analisi, arrivati a un certo punto, anche dei gradevoli ovali colorati tracciati intorno alle cifre più significative o che richiedono un approfondimento.
Come prima notizia, che altri hanno presentato in altra veste, c'è quella relativa al costo complessivo dello Stato, che è leggermente superiore a quello del titolo: per evitare sforzi aritmetici vi do subito il totale annuo, che è pari a 779 miliardi di euro. Insieme a questo dato viene fornita una sbrigativa tabella (approfondita nel seguito) in cui viene analizzata grossolanamente la ripartizione della spesa. E' questa qui sotto.



Sulla prima delle cifre riportate, 282,8 miliardi  altri, come dicevo, hanno titolato "i Ministeri ci costano 1 miliardo al giorno". Ma, tutto sommato, trovo più giusto dire che tutto lo Stato costa più di 2 miliardi al giorno il che, diviso per 60 milioni di italiani (anche se i minorenni non conterebbero) fa 35 euro al giorno che ogni italiano deve sborsare per il bilancio dello Stato, dal centenario al neonato. 
L'articolazione dell'analisi tiene conto della ripartizione differenziata delle varie spese: si dividono, infatti, in spese di funzionamento, le spese vere e proprie per il funzionamento dell'apparato, le spese per  interventi, cioè i finanziamenti ad altri enti, per esempio quelli previdenziali e le spese in conto capitale, cioè quelle per investimenti produttivi. Vista sotto questa ottica  si può leggere la tabella seguente, che suddivide, utilizzando questa ripartizione, le spese dei vari Ministeri.


Alcune cifre balzano subito agli occhi. I Ministeri che spendono di più per il funzionamento sono Economia, Istruzione e Difesa. Degli ultimi due è facile intuire che la maggior parte dell'impegno è dovuto ai dipendenti, insegnanti e militari, mentre per il Ministero dell'Economia non può essere immaginato altrettanto. Quanti dipendenti potrà avere mai? Infatti, sotto il dicastero dell'economia ricadono alcune spese onerose, come le politiche previdenziali aggiuntive in favore dell'Inpdap a carico dello Stato, che assommano a più  di 11 miliardi. Notevole anche le spese per interventi del Ministero del Lavoro, più di 98 miliardi, la maggior parte dei quali dovuto a spese previdenziali. Non è di poco conto nemmeno l'impegno internazionale dell'Italia (bilancio UE, politiche comunitarie), di competenza del Ministero dell'Economia, che assomma a più di 24 miliardi.
Spicca, in senso negativo, il sotto-finanziamento della ricerca scientifica, poco meno di 2 miliardi annui.
Non vengono approfondite, nello studio, le altre voci di spesa dell'articolazione della spesa complessiva, come regolazioni contabili e trasferimenti alle amministrazioni locali.

Documento:
L'analisi del bilancio dello Stato per il 2012 ai fini del processo di spending review



imagecredit senato.it

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