Manco a dirlo è un giapponese, Shoji Takeuchi, lo scienziato che si diverte con i micro-origami. Ma non c'è solo divertimento. Nel lungo periodo, infatti, queste cellule che si ripiegano su se stesse potrebbero essere utilizzate per creare vasi sanguigni artificiali. Inizialmente sono state usate cellule del tessuto connettivo che vengono fatte crescere su sottili e microscopici foglietti di materiale plastico. Quando vengono colpite leggermente, le cellule si ripiegano su se stesse insieme ai foglietti, dando vita a strutture tridimensionali. Nella parte finale del filmato, invece, sono state usate cellule di cuore di ratto, che non hanno bisogno di un colpetto per essere attivate ma si ripiegano spontaneamente.
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