martedì 19 febbraio 2013

Convention PdL: la contestazione, la rissa e il fanatismo

In fondo tutti i fanatici sono uguali. Non conta poi molto la provenienza, se politica, e di quale parte,  religiosa, e di quale religione, o sportiva. In questo caso vediamo dei fan di Berlusconi prendersela con una dei loro scambiata per un'infiltrata, dopo che un altro spettatore si era alzato e aveva urlato qualcosa all'indirizzo del Cavaliere. L'uomo era stato  prontamente allontanato, cosa da cui del resto traeva beneficio la sua incolumità.
Di fronte a una folla inferocita (fatte le debite proporzioni) non vale ragione. Come ai tempi del dagli all'untore di manzoniana memoria, basta che qualcuno induca il sospetto che parte subito l'invettiva. Retoricamente mi chiedo: eravamo così, come innato retaggio oppure lo siamo diventati,  dopo l'avvento del bipolarismo? La stessa citazione dice che eravamo così. L'attualità dice che tutto quel tempo potrebbe essere passato invano.
Si vede, però, come è facile trascendere, eccedere, dare in escandescenze. Non diciamo come a volte avviene nelle manifestazioni di teppismo allo stadio, ma il furore agonistico c'è tutto. E' sempre un bene, per i politici, scatenarlo, che sia Berlusconi, Grillo o chiunque altro, perchè serve a far sentire i propri sostenitori parte del gruppo. Contro tutti gli altri, chiaramente.



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