lunedì 23 agosto 2010

Una cosa che dovevo dire

Mi sono accorto che non l'ho mai detto esplicitamente, anche se l'ho sempre pensato. Sento che devo ringraziare tutti quelli che vengono appositamente o si fermano, di passaggio, a leggere. E' una cosa che mi fa molto piacere e di questo devo ringraziarvi. Foste anche meno dei famosi ventuno lettori, non ha importanza...fosse anche un solo lettore. Grazie.

21 commenti:

  1. Beh Paopasc, io vorrei tessere l'Elogio del blogger (vivo). Perchè infatti si dovrebbe ringraziare un pigro sfaccendato lettore che passa e tutto fa tranne che laurà, e non invece un Pensatore che ci regala dei momenti di puro godimento (altro che penicillina o antipolio eccetera!)? Eh?
    Paopasc, tu sei triste. Perchè?
    Sono belli i piccion viaggiatori, mio padre li allevava, sai?
    B

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  2. Io, invece, caro Paopasc, credo che siano molti i tuoi lettori, un numero sicuramente di gran lunga superiore a ventuno! I tuoi post sono interessantissimi ed originali e credo che non passino inosservati. Siamo noi lettori a doverti ringraziare! Meriti grande stima e sai ripagarla col tuo garbo e con la tua simpatia.
    Hai molti pregi, ma purtroppo anche un grande difetto: sei un killer...spietato...della cimice verde!!!
    Sei bravo, Paopasc! Complimenti per il nuovo look del blog.....molto carino!
    A presto,
    maria I

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  3. Grazie a te, caro Pao, anche se mi fai sentire un pizzico più ignorante ad ogni post che scrivi...

    :)

    A quanto vedo non sono l'unico a cambiare layout (leggendoti dai feed, era da un po' che non passavo di qua). Complimenti, molto molto bello.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Pa, concordo con quanti mi hanno preceduto! Siamo noi tuoi lettori che dobbiamo ringraziarti per le delizie che ci offri.
    Non commenterò tutti i tuoi post, ma non me ne perdo uno! E sai perchè? Perché non mi annoio mai in primis. E poi qui si respira aria buona...genuina e colta!

    Non è come in alcuni pseudo salotti che si credono colti, ma dove in realtà se la cantano e se la suonano da soli!

    Pa, sei originale e come te non c'è nessuno.

    Bello il nuovo look&feel, riposante e raffinato.

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  6. Ecco, B,come ben sai, e grazie soprattutto a questo mezzo, c'è possibilità di interazione tra chi scrive e chi legge (situazione che nei commenti, per dire, si ribalta)cosa che fino al libro stampato non c'era, a parte alle presentazioni, ma lì conta l'autografo. Nell'interazione si scopre che il flusso non è unidirezionale. Nota che ho scritto, genericamente, flusso, e non un più specifico "flusso informativo". Perchè non è solo flusso informativo o meglio, visto che tutto è informazione, è flusso informativo, ma quello che trasporta è molto di più di quello che solitamente s'intende con informazione. Non voglio dilungarmi, qui. Ma sappi che questa interazione permette di aumentare la complessità generale del flusso. Cosa significa? Si dia per scontato che dall'aplysia all'uomo si osserva un aumento della complessità dell'informazione in campo. Questo aumento della complessità è sì dato da un allargamento del range del segnale (per dirla in termini semplici riusciamo a percepire più cose, con l'ausilio meccanico,e per conseguenza a pensare più complesso)ma è anche dato da una modifica dell'interazione abituale. Si pensi, per visualizzare la cosa, all'interazione che può esserci tra un lettore e un libro, che è, nella maggior parte dei casi, unidirezionale e si immagini quante interazioni e possibili intersezioni vengano meno a causa di questa unidirezionalità. In questo senso, la rete permette di modificare l'unidirezionalità e dall'incontro tra parole di soggetti diversi (e dei loro portati emotivi) possono nascere nuovi concetti o idee.
    Ma io sono sempre triste.

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  7. Maria, io credo che su questo punto, che tu ben conosci, non potremo MAI avere un'intesa. La cimice verde è il MALE ASSOLUTO! e su questo non vi è alcun dubbio, e per questo io la stermino.
    Detto in tono semiserio questo, devo ringraziarti per le tue belle parole ma correggere un'affermazione: non è così alta la media dei lettori, altrimenti i siti freschi come farebbero a averne così tanti? da qualche parte devono pur mancare. Faccio mio il detto pochi ma buoni. Anche se il mio intento è quello di giovare (in qualche mdo) agli altri (oltre che a me stesso, ovvio), sembra che la cosa, come dire, non "passi" come vorrei.

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  8. Matteo e Andrea, voi siete due giovani professionisti di belle speranze e acuta intelligenza cui non fa disdegno un pizzico di simpatia. Inoltre, Andrea, io non credo che tu possa provare simili sensazioni, almeno non leggendo ciò che scrivi. Il tuo intento è elogiativo, e te ne ringrazio.
    Siete tra i pochi professionisti "di settore" che mi seguono, o che almeno commentano. Quindi non so se definirvi intelligenti o...incompetenti!
    (scherzo, s'è capito?)

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  9. Beh, Anna,sai benissimo che l'interessare, dopo il non annoiare, è una delle cose cui si tiene di più. Questa commistione di profondo interesse e coinvolgimento costituisce il nucleo fondamentale dell'effetto terapeutico. Dico effetto terapeutico per sottolineare l'aspetto curativo che possiede, in senso generico e ampio la mente, ossia attraverso la formazione di convincimenti che siano tutt'uno con l'individuo. Credere in maniera viscerale. Che è quanto noi facciamo sempre quando abbiamo profonde convinzioni. Queste idee modificano lo stato del corpo. SOlitamente è lo stato del corpo che influenza la mente ma l'avvento di un cervello con tante aree associative permette anche di invertire la direzione. Non che l'animale non possa esser vittima delle sue credenze, ma solitamente queste sono accentuazioni di stereotipi e difficilmente se ne esce (con alcune eccezioni).
    Tutto questo per dirti quanto conta l'interazione, cosa che tu conosci bene considerato il lavoro che fai. Da questa bidirezionalità del flusso, che come detto è un concetto piuttosto ampio (infatti a un flusso puramente informativo può replicarsi uno affettivo che influenza il flusso originario) viene che, almeno in linea teorica, è possibile aumentare la quantità netta di informazione quasi creandola dal nulla, ma in realtà scoperchiando alcuni tappi che ne impedivano l'uscita. un po' criptico, eh? In seguito sarò più chiaro.

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  10. Una cosa mi spinge a far capolino nei blog e siti in genere, oltre quelli amici, ma non è la sola naturalmente. È l'effetto serenditipy. Sapessi quante idee mi sono sorte grazie anche a banali scritti letti a volte di volata! Non è il caso tuo, caro Paolo. I tuoi post sono fonte di argute riflessioni cosa che amplifica l'effetto serenditipy se se ne mostra il segno. Dunque perché ringraziare i "21" lettori?
    Ecco, ora mi incuriosisce perché 21. É una piccola cosa, ma la mente poggia castelli su piccole cose...
    Ciao, Paopacs
    Gaetano

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  11. Ebbene Gaetano, l'effetto serendipity non sei il solo a cercarlo! Quanto alla tua curiosità, voglio accontentarti subito. A questo indirizzo trovi una spiegazione
    http://xmau.com/notiziole/arch/201007/006740.html
    soprattutto se si considera che .mau. non chiede royalty. In realtà sono un po' affezionato al 21, per banali motivi anagrafici.

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  12. Io non ho nulla da aggiungere a quanto hanno già scritto i tuoi amici sopra. Ho sempre avuto una grande ammirazione per te e credo di non averne mai fatto mistero anzi ho anche dimostrato il mio rammarico quando ho visto cancellato il tuo blog. Tempi passati caro amico, ora sei qua ed io posso leggerti (confesso un certo egoismo in questa mia affermazione)...la tua grande sostenitrice annamaria

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  13. Grazie?...
    non c'è di che!

    il Ventiduesimo

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  14. weeeeeeeeeeeeeeee pascucciiiiii ciao bello ti senti formato ringraziante? ooookey vecchio marpione e sia siamo tutti e anche non pochi i tyuoi fedeli e poi tra tra i tuoi aficionados annoverio il repartizzato ajajaja mica da poco veh!!

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  15. grazie alla mia grande sostenitrice Annamaria! spero tu stia bene!

    Fermi tutti! ho appena avuto una RIVELAZIONE! e chi altri se non l'unico vero indubitabile Profeta Incerto poteva darmela: ho 22 lettori!

    si musicaio, mi sento in vena ringraziante. e l'avere tra i miei aficionados il repartizzato, devo proprio dire, riempie le mie giornate di...incubi!!!! ahahahahaahahah


    un grande abbraccio anche a te Pitie. che sei ritornata per caso?

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  16. Ci sono anche io nei 21 e sai che il numero mi è assai caro...

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  17. Non per niente questo è anche il XXI secolo...se non è l'anno o il secolo dei 21 questo...

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  18. Pa, concordo con quanti mi hanno preceduto! Siamo noi tuoi lettori che dobbiamo ringraziarti per le delizie che ci offri.
    Non commenterò tutti i tuoi post, ma non me ne perdo uno! E sai perchè? Perché non mi annoio mai in primis. E poi qui si respira aria buona...genuina e colta!

    Non è come in alcuni pseudo salotti che si credono colti, ma dove in realtà se la cantano e se la suonano da soli!

    Pa, sei originale e come te non c'è nessuno.

    Bello il nuovo look&feel, riposante e raffinato.

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  19. Beh, Anna,sai benissimo che l'interessare, dopo il non annoiare, è una delle cose cui si tiene di più. Questa commistione di profondo interesse e coinvolgimento costituisce il nucleo fondamentale dell'effetto terapeutico. Dico effetto terapeutico per sottolineare l'aspetto curativo che possiede, in senso generico e ampio la mente, ossia attraverso la formazione di convincimenti che siano tutt'uno con l'individuo. Credere in maniera viscerale. Che è quanto noi facciamo sempre quando abbiamo profonde convinzioni. Queste idee modificano lo stato del corpo. SOlitamente è lo stato del corpo che influenza la mente ma l'avvento di un cervello con tante aree associative permette anche di invertire la direzione. Non che l'animale non possa esser vittima delle sue credenze, ma solitamente queste sono accentuazioni di stereotipi e difficilmente se ne esce (con alcune eccezioni).
    Tutto questo per dirti quanto conta l'interazione, cosa che tu conosci bene considerato il lavoro che fai. Da questa bidirezionalità del flusso, che come detto è un concetto piuttosto ampio (infatti a un flusso puramente informativo può replicarsi uno affettivo che influenza il flusso originario) viene che, almeno in linea teorica, è possibile aumentare la quantità netta di informazione quasi creandola dal nulla, ma in realtà scoperchiando alcuni tappi che ne impedivano l'uscita. un po' criptico, eh? In seguito sarò più chiaro.

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