L'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) tiene costantemente sotto controllo il livello della radioattività ambientale in Italia. L'ultimo suo rapporto, che rileva la presenza di piccole tracce di Iodio-131 sia in campioni di aria che di suolo, parla di nessun rischio per la salute
Ecco la tabella con i dati rilevati nelle regioni italiane
"L’ISPRA e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente effettua il monitoraggio della radioattività ambientale. Sin dal 12 marzo 2011, l’ISPRA ha richiesto di intensificare le misure di particolato atmosferico allo scopo di monitorare l’andamento di una eventuale presenza di radioattività in aria riconducibile all’incidente nella centrale di Fukushima in Giappone. Vengono effettuate misure giornaliere con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Iodio 131 e Cesio 137. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale.Tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.
I risultati delle misure di concentrazione in aria effettuati tra il 23 e il 29 marzo hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di Iodio 131. Inoltre, alcune Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente hanno rilevato la presenza di tracce di Iodio 131 nella deposizione al suolo. All’aggiornamento dei dati al 30 marzo si accede tramite il link a fondo pagina.
Le suddette concentrazioni risultano analoghe a quelle rilevate in altri paesi Europei.
Si conferma che, sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria dell’ISPRA non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale."
fonte ISPRA |
"I risultati delle attività di monitoraggio condotte dai vari paesi mostrano una variabilità della concentrazione di Iodio radioattivo in aria compresa tra 0,002 e 2 mBq/m3. Solo in pochi casi viene rilevata la presenza di Cs-137 in aria, con una concentrazione inferiore di un ordine di grandezza.
In particolare, nel Regno Unito è stata misurata una concentrazione di Iodio 131 di 0,3 mBq/m3 (da confrontare con un valore medio misurato nei nove giorni precedenti di 0,011 mBq/m3). Il valore massimo individuato in Francia è pari a 0,51 mBq/m3 (27 marzo), in Svizzera 0,003 mBq/m3 (fino al 29 marzo), in Germania 0,53 mBq/m3, in Irlanda 0,02 mBq/m3 (tra il 26 e 27 marzo), in Grecia a 0,1 mBq/m3. In Spagna la concentrazione massima misurata per lo Iodio 131 risulta pari a 2,3 mBq/m3 nei giorni 26-27 marzo. Sempre in Spagna sono state misurate concentrazioni di Cesio 134 e Cesio 137 pari a 0,210 mBq/m3 in rapporto unitario, indice della riconducibilità della loro presenza all’incidente in corso in Giappone."
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