martedì 10 maggio 2011

Osama bin Laden, il terrorismo e l'occidente

Ora che bin Laden è stato ucciso il mondo è più sicuro, però per il momento sono state rafforzate tutte le misure di prevenzione e difesa dagli attacchi terroristici.

La cattura e l'uccisione di uno degli uomini più ricercati del mondo si pone allo stesso livello della cattura di un qualsiasi altro latitante sul quale sia stato spiccato un mandato di cattura. Non serve a far rivivere le sue eventuali vittime ma bisogna farlo. 
C'è chi sostiene che bin Laden non fosse il capo di al Qaeda. Fondatore, ma non capo assoluto. E c'è chi ritiene il mullah Omar molto più pericoloso per l'occidente.

Forse questa potrebbe essere l'occasione giusta: eliminato il presunto capo di al Qaeda le forze americane e alleate potrebbe lasciare, con onore, Afghanistan e Iraq, in questo modo facendo mancare altro combustibile alla foga terroristica. Anche in considerazione di quello che sta succedendo nel Maghreb e in Medio Oriente. Il ritiro delle truppe sarebbe un atto di forza e non di debolezza, specie se le rivoluzioni in atto nel mondo islamico dovessero dovessero sfociare in governi più liberali.

Il primo ministro turco Erdogan ha detto alcune cose interessanti. Ha chiesto alla Siria di non uccidere più i suoi cittadini e ha chiesto a Gheddafi (è ancora vivo?) di lasciare la Libia.

Alle volte i gesti più coraggiosi sembrano quelli più pavidi. Chi avrebbe mai sospettato che paesi come Tunisia, Egitto, Libia, per non parlare di Siria, Bahrein e altri, avrebbero cercato di deporre i loro governi dittatoriali  di propria volontà, forse riuscendoci in due casi, in un altro sfruttando alcuni fatti poco chiari e la disponibilità di bombe del governo francese e fidando nell'intervento occidentale negli ultimi casi, che però non c'è stato?
La posizione occidentale sarebbe più forte in presenza di un  ritiro delle truppe da Afghanistan e Iraq? Se togli ai tuoi nemici la giustificazione principale alla loro lotta li indebolisci più di cento bombe. 

L'onda rivoluzionaria che sta investendo le aree del Maghreb e del Medio Oriente è un fenomeno importante e molto interessante, al quale l'occidente dovrebbe partecipare attivamente non solo bombardando o attraverso pressioni diplomatiche ma anche valutando l'opzione di un ritiro delle truppe, e l'uccisione di bin Laden fornisce  la giusta opportunità.
Molti sostengono che quelle regioni, lasciate a se stesse, sarebbero ben presto preda dell'islamismo più estremista. Proprio gli eventi rivoluzionari ultimi potrebbero scongiurare questo ipotetico pericolo.

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