martedì 7 giugno 2011

E due: dopo la Cassazione anche la Consulta dà il via libera al referendum sul nucleare

Alfonso Quaranta presidente Consulta
Fallito anche quest'ultimo (disperato) tentativo del governo di impedire il referendum sul nucleare e non, badate bene, cercando di convincere la gente che il nucleare non è rischioso (o lo è meno di altri combustibili)  ma cercando di impedire che si tenesse. Lo so che contro la piena emotiva seguente i fatti di Fukushima a poco avrebbe potuto la ragione, ma almeno provarci!
In più, come se niente fosse, il governo si dichiara pronto ad adattarsi al volere degli italiani conseguente al voto (dopo aver tentato, per due volte, di impedirlo).
A questo punto occorre augurarsi che si raggiunga questo famoso quorum, non scontato, nonostante tutto. Certo, la presenza del quesito sul nucleare aggiunge volontà di partecipazione, ma non è così sicuro che si raggiunta il 50% + 1.
Il verdetto della Consulta è arrivato all'unanimità, la Corte ha giudicato ammissibile (qui e qui) il quesito nella sua nuova formulazione stabilita dalla Cassazione il 30 maggio.
Purtroppo è da notare che sui media se ne è parlato poco, cosa che ha attirato l'intervento dell'Agcom che ha considerato inadempiente la Rai e minacciato sanzioni.
Per fortuna che la rete ha cercato di supplire a questa terza forma di disincentivo al referendum.

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