Gli emendamenti alla manovra, giunta ormai alla terza versione, contengono delle novità per il nostro ordinamento: l'arresto per evasori fiscali sopra i 3 milioni di euro. O meglio, una delle quasi novità perchè, a quanto ricorda Gian Antonio Stella sul Corriere, già negli anni ottanta Franco Reviglio lo adottò, e nei primi due anni di applicazione portò a circa 93 arresti. Poi la cosa sfumò, anche perchè intervennero sentenze di Cassazione che consentirono di sanare la posizione anziché con l'arresto con una sanzione in denaro.
Diversa è la situazione in altri paesi, soprattutto gli Stati Uniti. Ricorda Stella che in quel paese non si scherza con l'evasione fiscale, se è vero che, all'incirca, una metà dei detenuti è composta da spacciatori e l'altra da colletti bianchi ovvero, in gran parte, tax evader.
Anche la Germania non è meno tenera con gli evasori. Nel 2008 il governo tedesco comprò, da un ex dipendente di una banca del Liechtenstein, al costo di 4 milioni e mezzo di euro, un elenco di più di 4.500 clienti tedeschi che esportavano valuta, per poterli incriminare.
Fuori dal mondo è, come sempre la Cina, anche se cerca di rientrarci un po' alla volta. A quanto racconta Stella, in Cina, fino a poco tempo fa, per gli evasori era prevista la pena di morte, fortunatamente commutata in arresto e sanzione.
Ecco una comparazione tra le misure adottate da 4 paesi nei confronti degli evasori.
- Stati Uniti. Carcere fino a 5 anni e multe fino a 100 mila dollari.
- Cina. Carcere fino a 7 anni e multe fino 5 volte l'importo evaso (se supera il 30% del dovuto).
- Germania. Carcere fino a 5 anni (alternativa sanzione pecuniaria). Casi gravi carcere fino a 10 anni.
- Gran Bretagna. Pur se perseguiti sia penalmente che civilmente, di solito si paga l'ammontare evaso più interessi.
Fonte: Colletti bianchi in cella
Com'è noto, negli USA incastrarono così Al Capone...
RispondiEliminaE' vero, è un genere di reato che fa sempre comodo
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