Un imprenditore di 64 anni in un comune nei pressi di Firenze, trovato impiccato all'interno del suo capannone e un elettricista di 47 anni, appena licenziato, che si è ucciso sparandosi un colpo di pistola alla testa ieri [fonte qui]. Entrambi ennesime vittime della crisi economica, vuoi sotto forma di licenziamento vuoi sotto forma dell'impossibilità di far fronte ai debiti.
Mentre, forse paradossalmente, per favorire le assunzioni si parla di aumentare la facilità di licenziamento, la crisi economica continua a mietere vittime.
Deve essere la sostanziale incapacità di vedere una via d'uscita, anche e soprattutto proveniente dallo Stato, a convincere a compiere l'estremo gesto.
E' forse questa incapacità di saper fornire una risposta, il non riuscire ad essere un punto di riferimento, che fa riflettere: lo Stato non è una risposta quando hai bisogno di aiuto?
Questo almeno è quello che pensavano le ultime due vittime, e le tante altre che la crisi ha causato. Forse, in mezzo a tanti Enti inutili, non ci starebbe male un telefono crisi (se già non c'è), come ultima risorsa prima della disperazione, per mostrare che non si è soli, che lo Stato, dopo aver tanto preso, è capace un po' anche di dare.
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