I recenti fatti di doping che hanno coinvolto il marciatore italiano Alex Schwazer [vedi Repubblica, Escluso Schwazer, positivo all'Epo''Ho sbagliato, la mia carriera è finita''], accusato di aver assunto l'Epo, oltre a scuotere lo sport italiano riportano alla ribalta il tema del doping nelle Olimpiadi o, in generale, nelle competizioni sportive. Ma non è il solo, il nostro atleta, ad essere accusato di doping: se non sbaglio i conti almeno altri tre atleti hanno subito la stessa sorte in queste Olimpiadi, un sollevatore di pesi albanese e una ginnasta uzbeka [fonte Economist] e un judoka statunitense [fonte Repubblica]. Ma, ancora una volta, questa è probabilmente solo la punta dell'iceberg. Come purtroppo ormai accade in quasi ogni sport, sia professionistico che dilettantistico (non si creda che tra dilettanti e amatoriali circoli meno doping), l'uso delle sostanze dopanti è pervasivo e diffuso trasversalmente. Ogni tanto, qualche pentito del sistema parla, e ci si scandalizza, ma è emblematico della competizione in sè: si accetta ogni deroga pur di vincere, indipendentemente da cosa c'è in palio.
La battaglia degli organismi di controllo nazionali e internazionali si gioca sull'innovazione tecnologica e scientifica, sui metodi per scoprire i sistemi dopanti e smascherare l'illecito. E siccome l'avanzamento scientifico che permette di scoprire l'imbroglio può avvenire a distanza di tempo dal prelievo dei liquidi corporei, ecco che i campioni potranno essere conservati fino a 8 anni e il test effettuato con migliori tecnologie [fonte Il Post].
La battaglia degli organismi di controllo nazionali e internazionali si gioca sull'innovazione tecnologica e scientifica, sui metodi per scoprire i sistemi dopanti e smascherare l'illecito. E siccome l'avanzamento scientifico che permette di scoprire l'imbroglio può avvenire a distanza di tempo dal prelievo dei liquidi corporei, ecco che i campioni potranno essere conservati fino a 8 anni e il test effettuato con migliori tecnologie [fonte Il Post].
In rete sono disponibili alcune infografiche sul tema del doping alle olimpiadi. Nessuna, comprensibilmente, è completa, anche per il costante aggiornamento dei casi positivi. Cominciamo con questa infografica apparsa sull'Economist, che presenta una rassegna dei casi di doping alle Olimpiadi divisi per disciplina sportiva.
Interessante anche questa revisione storica dei casi di doping presentata da Yellow Fin. Vengono segnalati gli eventi notevoli a partire dall'edizione di Roma del 1960, anno in cui si verificò l'unico morto olimpico per doping, fino alla batteria di test disponibili per l'edizione di Londra 2012.
Infine, un'infografica dell'agenzia russa Ria Novosti, molto attiva in questo genere di grafici, che presenta un seppure un po' datato (2009) insieme delle classi di sostanze dopanti e gli effetti che hanno sul fisico.
imagecredit
economist.com
yellowfinbi.com
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