lunedì 14 giugno 2010

Dio è logica o emozione?

Mi ero chiesto, tempo fa, se Dio esiste e vuole parlarmi, farmi sapere qualcosa, come potrebbe fare? La questione non è solo uno stucchevole passatempo, anche se gran parte degli scienziati ritiene che entrambe le posizioni, quella del credente e quella dell’ateo, siano solamente opinioni personali, non essendo la cosa  facilmente studiabile con i normali strumenti a disposizione della scienza.
Però, dall’interrogarsi sul modo di pensare e di intendere che gli viene attribuito, dal tipo di organizzazione vigente in questo universo, e da tanti altri piccoli aneddoti, può venir fuori una specie di modello di Dio, del suo modo di essere, di quello che cerca e di come si manifesta in questo nostro mondo.

Prima cosa: qual è il metodo migliore di comprendere Dio, l’emozione o la ragione, intese qui come contrapposti modi di conoscere?

Dicono che possedere la capacità di immedesimarsi con il dolore altrui, cioè empatizzare, sia una caratteristica cognitiva che aiuta a comprendere Dio. In questo caso, quando noi empatizziamo con una persona sofferente, che non conosciamo, usiamo questa famosa euristica del fast and frugal e deduciamo immediatamente che costui soffre e, se ne siamo capaci, proviamo una stretta al cuore per la sua condizione. Dicono che questa sia una specie di sensazione che prova Lui quando noi compiamo un peccato, quando ci comportiamo male, a prova della capacità di infliggere dolore del nostro comportamento erroneo.

Ma non è solo l’emozione a regolare la comprensione del divino. Se fosse solo quella noi non saremmo nemmeno in grado di elaborarne l’esistenza. In effetti occorre un modo di ragionare più algido, più freddo, come quello della ragione, qualità che molti si affrettano a far provenire direttamente dall’alto.

Dunque, si comprende Dio e con l’emozione (quel qualcosa di inspiegabile che ci fa provare il credere veramente) e con la ragione (tutta la dottrina sulla quale è edificata l’escatologia cristiana), anzi si tende sempre, da parte di chi crede, a prendere il meglio delle due categorie, sì da farne un insieme omogeneo e coerente, almeno dal punto di vista della “logica emotiva”.

C’è un qualcosa di grandioso e misterioso nelle nostre convinzioni, qualcosa di veramente divino, se uno considera la difficoltà di riuscire a scalfirle, dall’esterno. Messi di fronte a prove logiche della inconsistenza delle affermazioni sull’esistenza di Dio, sull’assenza di prove, sulla contraddittorietà di chi propala la fede e così via, costoro di dimostrano più tetragoni al cambiamento del tentativo di unificare relatività e quanti.

La cosa, se ci penso, mi sembra analoga a ciò che avviene, per esempio, con i fenomeni detti illusioni ottiche. Queste illusioni ottiche sono ben note a tutti quanti e possiedono anche una proprietà particolare: anche di fronte alla conoscenza che si tratta di un fenomeno illusorio, noi non smettiamo di “percepire” l’illusione.

I nostri sensi si ribellano alla ragione, vogliono ragionare per conto loro e, ostinatamente e in maniera imperterrita continuano a vedere quello che vogliono. Hai voglia tu a cercare di convincerli che è solo un’illusione: niente da fare.

La cosa bella è anche questa: dietro una percezione si forma una convinzione. Noi in realtà siamo capaci, una volta scoperto il trucco, di guardare con occhio disincantato questi fenomeni, di razionalizzarli e trattarli con sufficienza, relegandoli nel novero dei fenomeni meno evoluti, dal punto di vista cognitivo. Ma è davvero così?

C’è differenza, per voi, tra l’appassionarsi a un film o un romanzo, o l’appassionarsi a un enigma logico? Perché appassionarsi e calarsi nei panni del personaggio di un film o di un romanzo quando sappiamo benissimo che è finzione? Che sono solo attori o personaggi inventati, esistenti solo sulla carta, tutt’al più nella mente dello scrittore?

Perché ci piace la storia, ci appassiona l’intreccio, parteggiamo per questo o quello proprio come accadrebbe nella vita reale e, se queste cose accadono, diciamo che il film ci è piaciuto o che si tratta di un bel romanzo?

Quello che io penso è che in tutti questi casi, nel credere in Dio, nel credere nelle illusioni ottiche e  nel credere ai film, colui che crede sia la nostra coscienza primaria, l’antica, quella che possiedono quasi tutti gli organismi dotati di movimento. Per questa coscienza l’emozione è il modo di dare importanza agli atti, di fare la differenza tra una grattatina e la fuga per la sopravvivenza. L’emozione è il modo che hanno, per esempio, madri e figli di riconoscersi e accettarsi completamente, per il periodo delle cure parentali. È una ragione senza logica perché così è e così deve essere, che crea collegamenti tra due fatti solo perché sono contemporanei, che ci motiva a agire senza bisogno di spiegazioni.

E chissà perché la natura così ha scelto? Almeno per una madre, forse questo è comprensibile. Subito dopo il parto, in un momento di grande sensibilità percettiva, la madre incontra i segnali del figlio, l’odore, la forma, il suono, e l’enorme quantità di neuromodulatori fissa il ricordo per il tempo necessario.

Basterebbe sottrarre il figlio alla madre perché non si compia il miracolo e invece di una stretta relazione avremmo, in molti casi, una fredda indifferenza; oppure potremmo, crudelmente, scambiare il figlio vero con un altro piccolo appena nato, e osservare verificarsi l’imprinting.

Sono prove sufficienti per deciderci a giudicare l’emozione un’attività illogica, anche se spesso funzionale?

(continua)

12 commenti:

  1. pascucci dio non è contapposizione tra emozione e ragione, è un errore grossolano questo, come l'euristica non è fatta di solo dolore, c'è pure la gioia nel vedere il sofferente guarire, ciò detto c'è una cosa che sembra sfufìggire, e sulla quale non sio ragiona abbastanza, ovvero :perchè la scienza, o meglio, lo scientismo non riesce con i suoi metodi a spiegare perchè si crede in un dio, il problema della ragione è che più va avanti in questo percorso di comprensione più capisce di non essere in grado di spiegare niente con metodi tecnici: questo perchè nelle metafisiche, e le religioni sono metafisiche, tutto avviene senza bisogno di prova scientifica, con l'uso del raziocinio, il che tradotto è come dire all'uomo, o meglio allo spirito umano, sembra sempre più reale l'ipotesi che la scienza in sè (confutazione della prova attraverso sperimentazione) non serva affatto, platone non ne ebbe bisogno, diogene la rifiutava, cartesio la cercava e non la trovò, emil cioran smise di cercarla, è tutta qui l'incomprensione, e ora, dopo averti tediato ti dico weeeeee pao squitt squitt ahahahhaah

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  2. Io ho scritto quello che sentivo in merito alla questione ...poi faccia lei le deduzione che vuole.

    ciao ne !!!

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  3. La vera DIVINA INDEFINIBILE COSCIENZA COSMICA che è pura DIVINA INTELLIGENZA e puro DIVINO AMORE....

    Eterne polari vibrazioni, onde armoniche che collassando continuamente su se stesse cristallizzano la realtà MULTIDIMENSIONALE in tutte le sue apparenti (olografiche emanazioni- PsicoBioFisiche-vitali/eteriche/astrali/mentali e spirituali (reali)

    Sembrano parole grosse Carissimo Paolone, ma è quella vera Metafisica dei grandi iniziati di ogni tempo, ed oggi quel dire ha un suo fondamento anche scientifico, attraverso la fisica quantica che insieme a quella nuova scienza delle apparenze, insieme a quell'eterno principio indagatore che è innato nell'essere, da molto tempo ha parlato attraverso il cuore di tanti e convergente sempre a quella realtà multi compenetrata, della natura multi dimensionale ed olografica dell'universo.

    NELLA GRANDE LEGGE TROVERAI SEMPRE LE RISPOSTE - COME SOPRA SOTTO DICEVA INM GRANDE ERMETE – LA LEGGE DELLE CORRISPONDENZE E DELLE ANALOGIE-----

    (Ha proposito caro Paolo, hai avuto modo di leggere quel mio strano nuovo scritto?

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  4. ciao Raffaele, ho dato un'occhiata al tuo scritto. Vedo che hai allargato gli orizzonti e ti occupi anche di questioni sociali, di scontri di civiltà.
    Tu parli spesso della via del cuore. Gli antichi e i moderni che ne hanno fatto e ne fanno uso dicono, a chi richiede spiegazioni su cosa sia, che non si può spiegare ma si deve provare.
    A me non basta però. Io voglio spiegarla. La via del cuore, come dici tu, non può essere solamente quella emotiva, perchè questa è intensamente portata al bene come al male, nè solo quella razionale, per la quale esiste un bene solo come risultato logico. Eppure l'uomo è composto di questi due opposti, di orientale memoria, e di volta in volta, egli è o l'uno o l'altro o una giustapposizione dei due.

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  5. Carissimo Paolone,
    quello che ho detto è solo un celato malevole aspetto, una causa di quella vera realtà che abbiamo chiamato fine dei tempi che celatamente mi era già nota nel mio incolpevole bambino interiore, e solo il grande dolore poteva aprire le porte del cuore attraverso quell’introspezione interiore…

    Carissimo Paolone, alla tua giusta domanda sulla VIA DEL CUORE,
    la mia risposta richiede una lunga trattazione, di carattere mistico e soprattutto di filosofia trascendentale.. che alla fine può condensarsi in quelle sante parole CONOSCI TE STESSO E CONOSCERAI GLI DEI E GLI INFINITI UNIVERSI… che prima deve per forza di cause passare per una vera RIVOLUZIONE INTERIORE, per risvegliare e portare in manifestazione la COSCIENZA DELL’ESSERE SPIRITUALE che prigioniera vive nei meandri degli aggregati meccanici di numerosi tiranni ego e numerosi io inferiori che governano la macchina umana…. (le legioni, gli infedeli citati nei vangeli e nel corano voglio parlare proprio di questo di quell’aspetto egoico da conoscere, da trasformare in forze creative (che da fuori qualcuno chiamerebbe miracolose) e non come erroneamente e volutamente sono stati interpretati per quel malevole potere temporale)

    Dammi solo il tempo di ricercali che ti manderò degli scritti SULLA VIA DEL DISCEPOLO...

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  6. Sul tuo discordo per arrivare alla comprensione di quello che da qui, su questo limitato piano con un frammento di saggezza antica chiamiamo Dio vorrei dire qualcosa anche se poi ti rimando ad approfondire la LEGGE dell’OTTAVA, in cui questa corrispondenza fra una cellula umana e un macrocosmo è EVIDENTE E COMPROVATA… (se vuoi ti rinvio il primo scritto in cui l’ho ampliata)

    Nella sintesi: siamo un deframmentata cristallizante manifestazione multidimensionale in diversi piani vibrazionali di coscienza che non ha memoria ma non ha neanche tempo tanto è così grande la monade di provenienza. Nei mondi tridimensionali e materiali il tempo è lineare, in quelli più eterici è circolare e nei piani di coscienza più elevati e spirituali NON ESISTE perché è continuo.. Questo è anche in relazione con i frammenti di memoria che riusciamo a riesumare da questo PIANO DEL CONFRONTO, DELLE PROVE e della CRESCITA INTERIORE.... Ma ci sono altre realtà multidimensionali inimmaginabili che da questo piano non potremmo mai percepire tanto sono grandi ed infinite le manifestazioni della vita..... Ma nell’immaginario, per analogia poi capirlo considerando il tuo corpo UN MICRO/MACROCOSMO FATTO D’INFINITI UNIVERSI, D’INFINITI MONDI E D’INFINITI ESSERI CHE ANIMANO LA VITA NEL TUO STESSO SANTO CORPO CHE PER LORO E’ IL DIO GENERATORE DI TUTTE LE COSE….

    COME SOPRA SOTTO diceva il grandioso ERMETE…..

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  7. Anche il sistema emotivo/razionale ha una notevole valenza su tutto lo sviluppo dell’essere umano…

    Se indaghi angora scoprirai che c'è una connessione fra la compenetrante realtà eterica/vitale (comprovata ormai con tanta ricerca da grandi biologi) e la realtà Psico Biofisica che passa attraverso i gangli del sistema simpatico con tutti i suoi filamenti nervosi o Plessi che interagiscono con i centri di forza (chakra) che sono direttamente collegati all'aspetto eterico/astrale/mentale/nirvanico dell'essere...

    Tutto è collegato, il Plesso Solare, i chakra, la visione unica, l’intelligenza addominale, Tra il sistema simpatico e il cervello esistono dei collegamenti, il cervello non può agire direttamente sugli organi, ma lo fa attraverso un intermediario, appunto il sistema simpatico del quale il plesso solare è il centro più importante (emozionale) Esiste un legame tra gli stati psichici e quelli fisici.. Per es. un sentimento di tristezza agisce attraverso il plesso solare sulle vie del sistema simpatico, che avendo un ruolo vasocostrittore comunicai ad interagire ed a contrarre il sistema arterioso… Questa contrazione provocata della tristezza, ostacola la circolazione del sangue e di conseguenza anche la digestione,la respirazione ecc.. La stessa considerazione può essere fatta con gli stati di gioia, in questo caso lo stimolo che permette ai nervi di dilatarsi sono suoni gradevoli, euforia, risate, amore ecc… Con tecniche particolari che permettono di portare l’attenzione su parti specifici del corpo si può indurre benessere e spesso anche guarigione… La legge è quella delle vibrazioni, delle risonanza armonica su cui oscilla ogni cosa… Siccome il nostro corpo è fatto di circa il 75% di acqua, su questa affermazione ti rimando alla legge dell’HADO a quella ricerca scientifica sia audiometria che di pensiero che riesce ad influenzare i cristalli di ghiaccio….

    Tutto questo discorsetto dovrebbe far capire che i nostri centri di forza vengono attivati a seconda dell’energia interna che riusciamo ad innalzare dai triangoli dei chakra inferiori, attraverso quella energia bioelettrica (serpica Ida e Pingalà) ai triangoli superiori del cuore e del pineale…
    Questo maggiore afflusso per quell’aspetto compensativo tenderà a bilanciare SECONDO I MERITI DEL CUORE ogni porta riaperta che ha permesso un maggiore afflusso di energia (prana) che di conseguenza come ho in qualche modo malemente espresso prima avrà ripercussione sul sistema emotivo/reattivo/intellettivo….

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  8. Dio è logica o emozione?

    E' l'una e l'altra cosa come tu stesso affewrmi che sia.

    Mi chiedo perché tu, che affermi di non credere, senta l'esigenza di dimostrare questa relazione binaria.

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  9. Ciao Carissimo Paolone,
    come promesso ti ho già spedito qualcosa, ma ci sono tante altre cose ancora da capire, soprattutto con le vibrazioni che passano per il cuore...

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  10. pony, dici giusto, non è questo o quello, ma questo e quello. in più io ci provo a spiegare. squit!

    parentele piemontesi, ne?

    Raffaele, mi hai dato un sacco di spunti, e in più sono arrivate anche le cose via mail. Vediamo. Sono convinto che c'è del buono anche nei lavori meno ortodossi, magari sotto forma di intuizioni da inquadrare in una teoria generale. non possiamo costruire una scienza che abbandoni il metodo: cioè,<non possiamo se non troviamo un metodo migliore. per questo ti dico che anche la filosofia, o la teosofia, possono avere intuizioni interessanti, in forma grezza.

    Ehh, Anna, chissà perchè. comprendere la mente passa anche per lì.

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  11. Carissimo Paolone,
    scusandomi per la contraddizione, ti dico che semmai è la filosofia speculativa, che nella mistica e nella trascendentale ci spiega meglio i processi sulle percezioni intuitive che ancora la scienza a stendo sta cominciando a verificare.... oggi La mistica e la quantica trovano coincidenza in quel pensiero indagatore che sta rivolgendo l’attenzione e l’osservazione dentro se stesso attraverso le neuroscienze, tanto che quella cibernetica molecolare sta approdando a livelli di coscienza enzimatica che appena un decennio fa erano rilegati a pura ortodossa fantascienza... Non ti scordare che nel 1400 la terra doveva rimanere piatta… la stessa cosa è successo in ogni tempo… questo perché i radicamenti ad una falsa ortodossia che si è arroccata e cristallizzata nel potere sul sistema e sugli individui ha sempre rifiutato eretica quella grande ANTICA verità che DENTRO OGNI CUORE UMANO C’è UN DIO IMMAGINE E SOMIGLIANZA DA RISCOPRIRE….

    Tieni conto che io non ho mai approfondito quest’aspetto della medicina, sono solo un tecnico, un perito elettronico e se ho certi frammenti di conoscenza è grazie agli insegnamenti gnostici (solitari) che celati erano già presenti nel mio IMMORTALE cuore… frammenti di passata consapevolezza che il mio angelo e maestro doveva in qualche modo risvegliare per quel tracciato sentiero che è già stato scritto (imprinting) nel mio cuore)

    Carissimo Paolone,
    tutto diventa più chiaro se si considera che al vita non può essere una ed una sola… Quando finalmente si apre quella porta è come aprire la porta del tempo in cui abbiamo depositato già tanta conoscenza anche se ora, in una parte esperienziale a volte scomoda, ma assai necessaria alla nostra evoluzione non abbiamo RICORDO.

    Esistono però tante strade che ci permettono di RIESUMARE qualcosa di quella immorale memoria… Spesso le percezioni istintive/intuitive vanno in manifestazioni attraverso quelle sentite, trascurate vibrazioni interiori che passano per il nostro cuore…. Così come ho già espresso il quel mio strano scritto.

    Quando le coincidenze ti trasportano per es. a particolari momenti della nostra infanzia,ed ora si riesce anche con una maggiore matura consapevolezza, non solo a riesumare quelle immagini, ed anche quelle percepite sensazioni, ma anche a capire i già preannunciati passi esistenziali che oggi hanno trovato un senso vero, reali come se fossero eventi già preannunciati, mentre in quelle percettive giovani emozioni ancora erano incapibili. Basta solo questo per capire, per intuire che c’è qualcosa di più grande che continuamente ci è stata occultata, elusa depistata da tante radicate malevoli induttanze psicologici che in qualche modo ci vietava e ci vieta di investigare sulla vera natura dell’essere….

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  12. Carissimo Paolone,
    l’immortale erroneamente scritto come IMMORALE,profano, eretico, gnostico, trascendentale, non comune, un diverso e tante altre incapibili , non comprese affermazioni esteriori, ma devi credermi, ancxhe queste piccole cose per nulla sfugge senza una causa prima e nel profondo anche questo ha un senso se consideriamo che siamo il frutto dei nostri sogni e viviamo su una realtà CHE IN EFFETTI E’ LA VIRTUALE, LA PROIEZIONE OLOGRAFICA DA UN PIANO DI COSCIENZA SUPERIORE….

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