giovedì 7 aprile 2011

I ribelli libici dovrebbero essere addestrati: così la Gran Bretagna

Un articolo sul Guardian di ieri riporta l'invito ai paesi arabi da parte della Gran Bretagna ad addestrare i ribelli libici, in modo che possano negoziare un cessate il fuoco da una posizione di maggiore forza (Libyan rebels should receive training funded by Arab countries, says Britain).
Del resto, un'agenzia ADN Kronos (Libia: Lavrov, armare i ribelli viola risoluzione Onu) di ieri riporta le parole del Ministro degli Esteri russo Lavronov: armare i ribelli violerebbe la risoluzione ONU.
Faccio la stessa osservazione espressa da Lettera 43, anche rispetto alle dichiarazioni di Obama sull'opportunità di armare gli insorti: ma non sarà che poi dovremo pentirci di averli armati, come accadde a suo tempo in Afghanistan?
Ci si trova sempre in obiettiva difficoltà quando si parteggia apertamente per uno di due contendenti, se si afferma di inseguire la maggiore libertà e democrazia: gli insorti o ribelli vogliono spodestare Gheddafi, ma a che tipo di governo pensano?
Questa forte volontà della coalizione di sostituire Gheddafi, che non è comunque il solo dittatore dell'area, ha aspetti non ben chiari. Riconosce probabilmente qualche altro intento oltre quello umanitario. Ma a volte accade che coloro che sostituiscono i dittatori non sono molto più democratici.
Questi paesi possiedono il retroterra  intellettuale sufficiente per costruire un percorso verso la libertà e un governo democratico?

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