L'incipit dell'articolo del WSJ, che ha sollevato un bel polverone nella sonnacchiosa cronaca politica di questi giorni, assomiglia per efficacia al classico incipit della Metamorfosi di Kafka, tanto è (potenzialmente) deflagrante e semplice allo stesso tempo:
On a chilly October evening in her austere chancellery, Angela Merkel placed a confidential call to Rome to help save the euro.
In una fredda serata di ottobre, nella sua austera cancelleria, Angela Merkel chiamò in via confidenziale Roma, per cercare di salvare l'euro.
Il problema era l'Italia, in quel momento, oltre la Grecia, ovviamente. Se non si fosse fermata l'ondata di vendite dei titoli pubblici, l'Italia sarebbe fallita e, con lei, l'Europa.
La telefonata non fu, però, verso Palazzo Chigi ma verso il Quirinale. La preoccupazione della Merkel, in quel momento, riguardava la capacità di Berlusconi di portare l'Italia fuori della crisi. Ella apprezzava gli sforzi dell'esecutivo, ma se non fosse riuscito a far riprendere la crescita, il contagio si sarebbe allargato all'intera Europa: era necessario un cambio di governo, con qualcuno che fosse in grado di fare le riforme necessarie.
This Wall Street Journal reconstruction, based on interviews with more than two dozen policy makers, including many leading actors, as well as examinations of key documents, reveals how Germany responded to the dangers in Italy by imposing its power on a divided euro zone.
Si basa, secondo quanto riferiscono, su interviste con più di due dozzine, quasi fossero uova, di responsabili politici, inclusi molti protagonisti, così come dall'esame di documenti chiave.
Del resto, ricordano a Repubblica, voci di pressioni tedesche su Napolitano erano conosciute già a suo tempo
Della chiamata era già giunta notizia, ma alcuni dettagli della telefonata sono stati rivelati solo oggi dal Wall Street Journal.
Le reazioni del PdL non si sono fatte attendere
Daniele Capezzone attacca: "C'è davvero da sperare che giungano smentite, e che tali smentite siano realmente convincenti. In caso contrario, avremo un'idea chiara sull'autonomia e sulla libertà dell'Italia, nonché sullo stato di salute della nostra democrazia e sul residuo valore della sovranità popolare"
Sempre su Repubblica sono riportate le precisazioni del Quirinale in merito alla telefonata,
Nella telefonata tra Merkel e Napolitano, si legge in una nota del Quirinale, non venne posta "alcuna questione di politica interna italiana, né tanto meno avanzò alcuna richiesta di cambiare il premier".
"La conversazione (niente affatto segreta) - viene sottolineato ancora dalla note - ebbe per oggetto soltanto le misure prese e da prendere per la riduzione del deficit, in difesa dell'Euro e in materia di riforme strutturali".
Questa è la nota del 20 ottobre presente sul sito del Quirinale.
Telefonata del Presidente Napolitano con il Presidente dell'Eurogruppo, Juncker e il Cancelliere tedesco, Merkel
N o t a
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha avuto oggi cordiali telefonate con il Presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, e con il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel, per uno scambio di vedute sui temi oggetto del prossimo Consiglio Europeo.
Quale che sia la verità, ci siano cioè state pressioni tedesche per un cambio di governo oppure non ci siano state, resta il fallimento di un'intera classe politica, con la massima responsabilità chiaramente per chi ha governato. E come riesca o sia riuscita l'Italia, pur con queste classi politiche qui e con l'insieme di corruzione e privilegi che la soffocano, ad essere una delle più grandi potenze economiche internazionali resta un mistero, che però indirettamente segnala cosa potremmo fare con dei governanti all'altezza.
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