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Sul sito del Governo è disponibile in lingua italiana la Dichiarazione dei membri del Consiglio Europeo del 30 gennaio 2012 e le Comunicazioni sull'euro degli Stati membri in inglese. Come si avverte nella premessa è stato un Consiglio informale, propedeutico al fiscal compact, strumento di controllo comunitario dei bilanci dei vari Stati perchè i più spendaccioni non siano a carico dei meno.C'è questa famosa soglia del 3% del deficit, superata la quale scatterebbero le sanzioni automatiche e la soglia del debito pubblico portata al 60%, con riduzioni di circa 1/20 l'anno per arrivare a regime. Insomma, una rigidità dei conti sconosciuta a molti paesi e paurosa per i potenziali effetti recessivi, già paventati da Moody's.
Comunque queste sono le conclusioni interlocutorie del summit nel quale, giova ricordare, l'Italia ritorna ad agire da protagonista.
Alcuni punti stabiliti:
- il Trattato sulla stabilità verrà firmato a marzo
- l'obiettivo è quello di renderlo effettivo già da luglio
- sulla Grecia, che rappresenta un caso unico nella Ue, pur notando progressi nei negoziati, si chiede maggiore adesione al programma
- buone notizie da Portogallo e Irlanda, che hanno rivisto positivamente il loro impegno
- benvenute le misure di Spagna e Italia su riduzione del debito e rilancio della crescita e incitazione a proseguire su questa strada di consolidamento e riforme
I due documenti:
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