giovedì 31 marzo 2011

Monitoraggio della radioattività ambientale in Italia

L'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) tiene costantemente sotto controllo il livello della radioattività ambientale in Italia. L'ultimo suo rapporto, che rileva la presenza di piccole tracce di Iodio-131 sia in campioni di aria che di suolo, parla di nessun rischio per la salute  

"L’ISPRA e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente effettua il monitoraggio della radioattività ambientale. Sin dal 12 marzo 2011, l’ISPRA ha richiesto di intensificare le misure di particolato atmosferico allo scopo di monitorare l’andamento di una eventuale presenza di radioattività in aria riconducibile all’incidente nella centrale di Fukushima in Giappone. Vengono effettuate misure giornaliere con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Iodio 131 e Cesio 137. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale.
I risultati delle misure di concentrazione in aria effettuati tra il 23 e il 29 marzo hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di Iodio 131. Inoltre, alcune Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente hanno rilevato la presenza di tracce di Iodio 131 nella deposizione al suolo. All’aggiornamento dei dati al 30 marzo si accede tramite il link a fondo pagina.
Le suddette concentrazioni risultano analoghe a quelle rilevate in altri paesi Europei.
Tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.
Si conferma che, sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria dell’ISPRA non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale."
Ecco la tabella con i dati rilevati nelle regioni italiane


fonte ISPRA
 Per quanto riguarda il monitoraggio dell'Europa, l'Ispra afferma


"I risultati delle attività di monitoraggio condotte dai vari paesi mostrano una variabilità della concentrazione di Iodio radioattivo in aria compresa tra 0,002 e 2 mBq/m3. Solo in pochi casi viene rilevata la presenza di Cs-137 in aria, con una concentrazione inferiore di un ordine di grandezza.
In particolare, nel Regno Unito è stata misurata una concentrazione di Iodio 131 di 0,3 mBq/m3 (da confrontare con un valore medio misurato nei nove giorni precedenti di 0,011 mBq/m3). Il valore massimo individuato in Francia è pari a 0,51 mBq/m3 (27 marzo), in Svizzera 0,003 mBq/m3 (fino al 29 marzo), in Germania 0,53 mBq/m3, in Irlanda 0,02 mBq/m3 (tra il 26 e 27 marzo), in Grecia a 0,1 mBq/m3. In Spagna la concentrazione massima misurata per lo Iodio 131 risulta pari a 2,3 mBq/m3 nei giorni 26-27 marzo. Sempre in Spagna sono state misurate concentrazioni di Cesio 134 e Cesio 137 pari a 0,210 mBq/m3 in rapporto unitario, indice della riconducibilità della loro presenza all’incidente in corso in Giappone."

Il TG Uno si perde una notizia

Il TG Uno delle 20 di ieri 30 marzo ha bucato, come sembrerebbe vedendo questo filmato, completamente la notizia degli avvenimenti fuori e dentro Montecitorio, quelli riguardanti il cosiddetto processo breve. Come notano a Repubblica TV, nei titoli ci sono: Berlusconi a Lampedusa, il delitto dell'Olgiata e il grande Leonardo, mancano però gli scontri alla Camera dei Deputati, il ministro La Russa che invia un gesto poco gentile al Presidente della Camera, insomma manca tutto il "sale" della giornata. Com'è possibile?

Breve fuga per la libertà: catturato un procione scappato da uno zoo in Russia

Un povero procione fugge dallo zoo di Kaliningrad, in Russia, ma alla fine è nuovamente catturato. Breve fuga per la libertà.





Fonte:
AP press

Sulla brevità nella giustizia: processo breve e prescrizione breve


Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'art. 111 della Costituzione e dell'art. 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo. Così si chiama il Progetto di legge n. 277, meglio conosciuto come processo breve, già approvato in Senato il 27 gennaio 2010 e ora in lettura alla Camera, che introduce il tema della ragionevole durata del processo sia civile che penale. Ecco un estratto con i nuovi riferimenti delle durate dei processi relativamente al grado di giudizio e all'entità della pena.

Passato invano tale periodo, il giudice avrebbe dovuto dichiarare estinto il procedimento per violazione dei tempi di durata ragionevole. Ora, le vibranti proteste delle opposizioni e delle associazioni dei magistrati inducevano la maggioranza a modificare l'articolo 5 con un emendamento del relatore Paniz che, mentre sopiva le polemiche sostituendo l'estinzione con una segnalazione al Ministro della Giustizia e alla Cassazione,  però introduceva un nuovo tema di discussione: la riduzione dei tempi di prescrizione per gli incensurati non ancora condannati con sentenza di primo grado, la cosiddetta prescrizione breve.
Il Consiglio Superiore della Magistratura, richiesto, fornisce il suo parere sulla Proposta di legge. Per prima cosa rileva un'incoerenza. Pur decidendosi a modificare la durata dei processi, riducendola, per fronteggiare l'emergenza degli indennizzi ai quali è sottoposto lo Stato, dall'altra parte rischia di aumentarli proprio a causa di quella riduzione della  durata
"In primo luogo, il lievitare delle domande di equa riparazione, determinato dall’abbassamento da tre a due anni del termine di durata ragionevole del primo grado di giudizio, comporta inevitabilmente l’ aumento considerevole degli oneri finanziari a carico dello Stato per l’erogazione degli equi indennizzi, ex lege n. 89/2001. Non di meno, alla richiamata modifica normativa, non si accompagna alcuna specifica previsione di spesa, come imporrebbe il disposto di cui all’art. 81 Cost.. 
Oltre a ciò, occorre ancora sottolineare  che il consistente abbassamento del termine di ragionevole durata dei giudizi di primo grado - rispetto a quanto già previsto dal citato D.D.L. n. 1440 - determinando l’incremento dei danni finanziari a carico dello Stato, per le spiegate ragioni, sembra contraddire la finalità perseguita dal legislatore, secondo quanto emerge dalla relazione di accompagnamento al D.D.L. n. 1880, ove si precisa  che gli indennizzi corrisposti ai sensi della legge Pinto rappresentano una vera e propria emergenza che il D.D.L. intende fronteggiare attuando il principio della durata ragionevole dei processi, sancito sia nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (art. 6), sia nella Costituzione (art. 111)."
In più, la riduzione dei termini di durata porta come conseguenza l'aumento del numero dei procedimenti da doversi trattare velocemente, senza peraltro adeguato aumento di personale e risorse.
La fissazione di un termine perentorio entro il quale arrivare comunque a una sentenza non piace al CSM. Infatti, a questa visione, si oppongono alcune considerazioni di questo tenore
"La soluzione individuata nel D.D.L. n. 1880 predefinisce i tempi di durata dei gradi di giudizio ma non garantisce che il processo pervenga ad una decisione di merito. 
Come dire: si assegnano due ore per ogni intervento chirurgico, scadute le quali il paziente è riportato comunque in reparto, nello stato in cui si trova. Tempo scaduto. L’intervento è terminato, anche se il problema clinico non è risolto ed il paziente non guarirà. 
Fuor di metafora: la previsione della estinzione dello strumento processuale, quale effetto automatico derivante dal decorso di predeterminati limiti temporali ostacola il perseguimento della primaria finalità che giustifica la celebrazione di ogni processo penale, vale a dire la verifica, in forme garantite, della fondatezza dell’ipotesi d’accusa." 
E ancora, osserva come l'istituto della durata ragionevole possa cozzare contro le legittime pretese della parte offesa
"L’istituto dell’ estinzione processuale non appare in linea oltre che con il principio del giusto processo in senso oggettivo anche con altri principi costituzionali, poiché depotenzia lo strumento processuale, attraverso il quale lo Stato esercita la pretesa punitiva ed irragionevolmente  sacrifica i diritti delle parti offese coinvolte nel meccanismo estintivo previsto dall’art. 2 del D.D.L. n. 1880, cioè a dire dei cittadini che hanno denunziato allo Stato i fatti di notevole gravità dei quali sono stati vittime." 
Sulla questione poi della cosiddetta prescrizione breve per l'imputato incensurato, il CSM rileva
"Forti perplessità suscita la normativa proposta nella parte in cui  discrimina l’accesso alla durata ragionevole del processo in ragione dell’essere l’imputato incensurato. 
L’idea di riservare il diritto alla rapidità del processo solo agli imputati incensurati crea di fatto un regime difficilmente comprensibile, costruito come un  privilegio da negare a coloro che, a causa di una qualunque precedente condanna a pena detentiva per delitto, sarebbero diversamente assistiti dalla presunzione di non colpevolezza di cui all’art. 27 Cost.. In tal modo il diritto del cittadino alla durata ragionevole del processo verrebbe garantito in modo differenziato a causa di una condizione soggettiva che per nulla attiene all’accertamento processuale relativo ad una fattispecie di reato.
Peraltro con una siffatta previsione non si tiene conto del notevole ritardo con cui negli uffici giudiziari vengono inseriti i dati nel casellario giudiziario (cfr. paragrafo 2) sicchè in molti casi l’imputato è solo apparentemente incensurato, trattandosi in realtà di un soggetto  già condannato il quale, per mero ritardo nell’aggiornamento del casellario giudiziario, non risulta tale.
La condizione soggettiva richiesta per l’applicazione dell’istituto, rischia, nell’attuale contesto giudiziario, di generare prescrizioni processuali a catena sulla base di un erroneo presupposto di fatto."
Del resto, la celerità che sarebbe dovuta all'incensurato, onde non incorrere in prescrizione, mal si concilia con la celerità richiesta per reati di elevata gravità sociale, e inoltre si paleserebbe il rischio di una corsia preferenziale solo legata alla prescrizione e non alla pericolosità del reato.
"Il DDL 1880 introduce, di fatto, una nuova “corsia privilegiata” per la trattazione di  quei processi che possono essere coinvolti  “dall’estinzione processuale” a causa della durata non ragionevole. Vi è il rischio concreto che tale previsione finisca inevitabilmente per concentrare le scarse risorse oggi esistenti negli uffici giudiziari  nella trattazione esclusiva di tali processi a scapito di quelli relativi ai reati più gravi ovvero a carico di imputati detenuti o recidivi."
Infine, il CSM nota come le normative introdotte con questa Proposta di legge siano in conflitto con altre norme sovranazionali recepite dallo Stato italiano. Nello specifico, e in riferimento alla corruzione, la Convenzione delle Nazioni Unite prevede un "lungo termine di prescrizione entro il quale i procedimenti possono essere avviati",
"Le disposizioni di cui all’art. 2 del D.D.L. n. 1880 sembrano confliggere con le previsioni promananti da fonti sovranazionali di origine pattizia, recentemente recepite dallo Stato italiano. Ci si riferisce, in particolare, alla Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dall’Assemblea generale dell’ONU il 31 ottobre 2003 con risoluzione n. 58/4, firmata dallo Stato italiano il 9 dicembre 2003[33]. La predetta Convezione è stata ratificata dall’Italia con Legge 3 agosto 2009, n. 116. L’art. 2 della citata Legge n. 116/2009 stabilisce  espressamente che “Piena ed intera esecuzione è data alla Convenzione” ONU contro la corruzione.
La Convenzione raccomanda il rafforzamento, da parte degli Stati firmatari, delle misure sostanziali e processuali volte a prevenire e combattere la corruzione in modo sempre più efficace. Non vi è dubbio, pertanto, che rientrano nell’ambito della Convenzione anche le figure di reato individuate dagli Stati aderenti al fine di contrastare il fenomeno corruttivo. Con riguardo all’Italia, vengono pertanto in rilievo i delitti contro la pubblica amministrazione di cui al Libro Secondo, Titolo II, del codice penale, delitti per i quali la pena edittale è, in numerosi casi, inferiore a dieci anni di reclusione e che perciò astrattamente rientrano nella previsione di cui all’art. 2 del D.D.L. n. 1880.
L’art. 29 della Convenzione ONU contro la corruzione, stabilisce che  “..ciascuno Stato Parte fissa, nell’ambito del proprio diritto interno, un lungo termine di prescrizione entro il quale i procedimenti possono essere avviati per uno dei reati stabiliti conformemente alla presente Convenzione”. La previsione risente ovviamente dell’ambiente di common law in cui la Convenzione stessa è maturata ove, come sopra si è rilevato, l’esercizio dell’azione penale mediante l’instaurazione del giudizio preclude l’ulteriore corso della prescrizione del reato." 
La conclusione, parziale, che se ne può trarre è quella di un progressivo allontanamento dell'Italia dalle linee di indirizzo giurisprudenziale internazionali, che non può non avere ripercussioni a livello di credibilità, come sembra stia già accadendo osservando certi ultimi avvenimenti.L'esigenza di una durata ragionevole del processo è una cosa reale e sentita ma va nettamente distinta dal rischio di impedire l'esercizio della giustizia soprattutto per il rispetto della parte offesa. Non è stabilendo dei rigidi termini temporali che si ottiene una giustizia giusta. Probabilmente non un solo fattore concorre alla lunghezza a volte esasperante dei procedimenti sia penali che, soprattutto civili. Questo ritardo non può essere affrontato però da chi non ha mente libera e interesse pubblico ben presente in ogni momento.

Fonti

mercoledì 30 marzo 2011

Trailer del "Processo Ruby-Berlusconi": dal 6 aprile

Scritto e diretto da: Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi


Con: Giancarlo Fontana - Simona Piatti - Ivan Maria Spadacenta - Fiorenza Salvador - Andrea Altieri 

Assistente alla regia: Lorenzo D'Angella

Montaggio: Giancarlo Fontana

Producer: Marco Lupo Angioni



Mappa interattiva del terremoto in Giappone

Vi è una sorta di titubanza che mi prende, pur avendo scritto molto su questo tragico terremoto giapponese, nel proporre un'ennesima risorsa, che per giunta è una mappa interattiva con segnati i danni del terremoto. Titubanza per via del fatto che vi è una possibilità, seppure remota (e chiaramente non voluta), di ridurre tutto questo a spettacolo, a qualcosa che si guarda con la curiosità dello spettatore, come chi assiste a un documentario naturalistico, e non con l'angosciosa partecipazione dovuta sia ai fenomeni naturali che coinvolgono gli uomini che alle presunzioni umane, che pure coinvolgono gli uomini.
La mia ricerca di informazioni non è motivata dalla mera curiosità ma dal tentativo di comprendere. Comprendere dagli errori è una delle cose più sagge che possiamo fare. Capire se le misure di prevenzione che sembravano eccellenti si rivelano poi insufficienti, verificare se un sistema di controllo lasciato ai privati è affidabile o può risentire degli interessi economici, sapere se quello di cui si riteneva di avere il controllo è in realtà fuori controllo. Seguire le vicende giapponesi, specialmente quelle riguardanti la centrale di Fukushima, è anche una manifestazione del timore che i contaminanti radioattivi sprigionati dai reattori possano raggiungerci. E' la maestosa imperiosità della natura, che ci spaventa e attrae allo stesso tempo.
Tutti quanti sono attratti da vicende così tragiche, tutti quanti si interessano, per quel misto  di curiosità e paura che appartiene alla nostra specie. Non ne sono indenne. Spero solo di farlo con il dovuto rispetto.

La mappa è stata realizzata dal New York Times e utilizza dati ufficiali forniti dal Governo Giapponese. Vi sono anche delle foto dei luoghi dove è avvenuta la catastrofe e i livelli di radioattività nel perimetro intorno a Fukushima e altre notizie.Cliccate sull'immagine per accedere alla mappa.

C'è il Carnevale della Fisica # 17 dai Maghimatici: Nucleus!

E' online il Carnevale della Fisica # 17 dai Maghimatici con un titolo quanto mai attuale: Nucleus!
"Il titolo del Carnevale odierno, Nucleus, voleva essere celebrativo, in quanto proprio nel 2011 ricorrono i 100 anni dalla scoperta del nucleo atomico, da parte del fisico neozelandese Ernest Rutherford, mentre era Professore all'Università di Manchester (UK)."
Anche se l'idea del tema parte dal centenario dell'atomo, le vicende che stanno interessando Fukushima e le sue centrali non potevano non essere argomento di molti degli articoli presenti. Ma non c'è solo questo. Il Carnevale è sempre un'ottima occasione per imparare qualcosa!

Cartoline da Mercurio

Queste sono le prime immagini di Mercurio che arrivano dalla sonda Messenger, fornite dalla Nasa, in attesa di altre 363 fotografie che la sonda catturerà.
"Early this morning, at 5:20 am EDT, MESSENGER captured this historic image of Mercury. This image is the first ever obtained from a spacecraft in orbit about the Solar System's innermost planet. Over the subsequent six hours, MESSENGER acquired an additional 363 images before downlinking some of the data to Earth." 
Intanto godiamoci questa. 






E questa è la sonda Messenger



Ultime da Fukushima: grave danneggiamento al nocciolo del reattore numero 2

Questa è la tabella riassuntiva della situazione dei reattori della centrale di Fukushima rilasciata dalla IAEA alle 16,30 UTC di ieri. Rispetto a quella dei giorni scorsi riporta un grave danneggiamento al nocciolo del reattore numero 2, come potete vedere.

E questo è il briefing, sempre aggiornato alle 16,30 UTC del 29 marzo.


Purtroppo la situazione è in evoluzione continua. Come detto, il direttore generale della IAEA Yukiya Amano

"announced a high-level IAEA conference on Nuclear Safety should take place in Vienna before the summer".

Prima dell'estate ci sarà una conferenza internazionale a Vienna sulla Sicurezza Nucleare. Penso proprio che ce ne sia bisogno, anche in relazione all'irrisolto (o almeno non completamente risolto)  problema delle scorie radioattive. Tra i punti essenziali, che condivido, c'è: imparare dagli errori.

martedì 29 marzo 2011

Il vicepresidente del CNR De Mattei: "Il terremoto del Giappone come castigo di Dio"

Sembrerebbe una domanda lecita quella che si pone, per esempio, Piergiorgio Odifreddi ieri nel suo blog su Repubblica, a proposito delle affermazioni del vicepresidente del CNR Roberto De Mattei a Radio Maria sul terremoto del Giappone: ma che ci sta a fare uno storico del cristianesimo a capo del CNR?
Ecco una delle affermazioni di De Mattei
"Dice Mons. Mazzella, che in primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di dio, che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita, che è immortali."
Il brano, che ho tratto dalla trascrizione completa che offre il sito dimissioni De Mattei, non è forse stonato in bocca a uno studioso di teologia, ma lo è sicuramente in bocca al vice presidente di un Istituto scientifico.
Non nuovo, del resto, De Mattei a uscite poco ortodosse dal punto di vista scientifico, culminate per esempio con il libro Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi (Cantagalli 2009).
A parte il fatto che anche dal punto filosofico della discussione sulla volontà divina ci sarebbe qualcosa da dire, c'è comunque molto da dire dal punto di vista dell'opportunità, per  un alto dirigente, di fare queste affermazioni, visto che il vicepresidente del CNR
"per l’articolo 3 del Regolamento “sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento” e fa parte del ristretto Consiglio di Amministrazione, che per l’articolo 4 “ha compiti di indirizzo e programmazione generale dell’attività dell’Ente”
Cosa ci si può aspettare se, chi dovrebbe studiare  i fenomeni e le catastrofi naturali per impedirle o per attutirne l'impatto sugli uomini e la natura, invece  considera che
"se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la Terra eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo."
Non mi sembra l'atteggiamento dello scienziato che cerca rimedi, quanto piuttosto del penitente che accetta anche l'evitabile. 
C'è questo sito chiamato appunto dimissioni De Mattei che raccoglie firme per  le dimissioni di De Mattei, per la sua chiara incompatibilità con un ruolo eminentemente scientifico come quello che ricopre. Ancora Odifreddi ricorda che il CNR è un
“Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo l’integrazione di discipline e tecnologie diffusive ed innovative anche attraverso accordi dicollaborazione e programmi integrati”
Chi ha voglia di pregare può tranquillamente farlo in chiesa e in ogni luogo dove ritiene di farlo, ma chi ha la responsabilità di guidare un Istituto pubblico con finalità di conoscenza per il miglioramento umano, non può permettersi di cedere alla rassegnazione, seppure divina o di interpretare in quel modo i fenomeni naturali.


Di seguito l'audio dell'intervento di De Mattei. A questo indirizzo la trascrizione.



Mappa del mondo secondo buzztracker: i paesi di cui si parla di più

Traggo da Internazionale questa mappa fornita da buzztracker dei paesi di cui si parla di più. La classifica è aggiornata continuamente. Ecco la lista. Cliccando su ogni città si accede alla pagina con i riferimenti
Ed ecco la mappa, che potete osservare in versione ingrandita e interattiva sul sito cliccando sull'immagine.

Buzztracker daily image

Fukushima: il Giappone conferma la presenza di plutonio nel suolo. Rapporto IAEA

Il rapporto della  IAEA di ieri, 28 marzo, ore 23,00 UTC, parla di conferme giapponesi alla presenza di plutonio nel suolo intorno alla centrale di Fukushima. Anche se la presenza di tracce di questo elemento non sono inusuali, la particolare composizione isotopica lascia pensare alla fuoriuscita dai reattori. Nel dettaglio, la Nisa riferisce dati Tepco, riguardo la presenza del plutonio in due su cinque campioni di terreno. Tuttavia, aggiungono,
the quantity of plutonium found does not exceed background levels tracked by Japan's Ministry of Education, Culture, Sports, Science and Technology over the past 30 years.
Il briefing del direttore generale, avvenuto nella giornata di ieri, inizia con queste parole
 Situation remains very serious.
e poi prosegue
 The crisis at the Fukushima Daiichi plant has still not been overcome and it will take some time to stabilise the reactors.
For now, radioactivity in the environment, foodstuffs and water - including the sea - is a matter of concern in the vicinity of the Fukushima plant and beyond. Current levels indicate a need for further comprehensive monitoring.
 On the positive side, electrical power has been restored at Units 1, 2 and 3 and fresh water is now available on the site.

The crisis is not yet over, but we need to start thinking about the future.
Once the situation has been stabilised, the Agency would like to send an international expert mission to conduct an assessment of the accident. This should include an element of peer review.
The Fukushima crisis has confronted the Agency and the international community with a major challenge.
It is vitally important that we learn the right lessons from what happened on March 11, and afterwards, in order to strengthen nuclear safety throughout the world. 

Conclude poi proponendo una conferenza internazionale sulla Sicurezza Nucleare che preveda


  • an initial assessment of the Fukushima accident, its impact and consequences;
  • considering the lessons that need to be learned;
  • launching the process of strengthening nuclear safety;
  • and strengthening the response to nuclear accidents and emergencies.
Ecco una slideshare sulla deposizione dal 17 al 27 marzo di Iodio-131, Cesio-137 e Tellurio-132



Technical Brie
View more presentations from IAEA

e un'altra sul possibile impatto sull'ambiente marino



e un'altra sulle conseguenze radiologiche dell'incidente


I redditi dei parlamentari e dei politici italiani

Aggiornamento 21 febbraio: qui i redditi e la situazione patrimoniale dei ministri e sottosegretari dell'operazione trasparenza voluta da Monti.


photo sapaf
Ho provato a cercare in rete qualche risultato alla query dichiarazione redditi parlamentari e, come mi aspettavo, c'è una serie di indirizzi che riportano nomi e cifre ma, come al solito, nessuna fonte. Tutti sanno quanto guadagna Berlusconi o Veronesi, quello che dichiara Schifani o Casini, chi è il più ricco e chi è il più povero ma nessuno che segnali la fonte dalla quale ha tratto quelle notizie. Se lo fa, di solito è un'altra pagina su internet che riporta i dati di qualcun altro. L'unico che ho trovato (non so se il solo) che invece fornisce un collegamento a una fonte ufficiale dal quale trarre i dati è il sito della rosa rossa, il quotidiano della sinistra riformista, che pur non inserendo  link segnala dove sia possibile trarre dati ufficiali: il sito della Camera dei Deputati.
Nel sito, nella pagina Deputati e Organi Parlamentari, c'è un menù dal quale si può scegliere il nome del deputato e, se ha accettato di pubblicare online la sua dichiarazione dei redditi, verificare la sua situazione.


Dovrebbe apparire una scheda del genere, nella quale cliccare sulla voce Documentazione patrimoniale.


Ho scritto sopra se ha accettato di pubblicare, perchè non tutti i deputati hanno accettato di pubblicare online la loro dichiarazione dei redditi. Secondo quanto riporta la rosa rossa infatti
"Solo 80 deputati hanno deciso quest'anno di mettere anche on line la propria dichiarazione dei redditi, aderendo alla delibera dell'Ufficio di presidenza di Montecitorio di accogliere una richiesta della radicale Rita Bernardini per assicurare la trasparenza di un documento altrimenti consultabile un solo giorno all'anno."
Quindi non tutti i deputati hanno acconsentito a pubblicare la propria documentazione patrimoniale online. La documentazione è sempre comunque consultabile, facendone richiesta alla Camera dei Deputati, ma appunto bisogna richiederla. Ecco che allora, invece delle liste che hanno pubblicato tutti e che, se volete, potete consultare sul sito della rosa rossa (dal quale ho tratto la lista che segue) io vi fornisco la lista di 75 degli 80  deputati che hanno pubblicato online le loro dichiarazioni e dei 2 ministri della Repubblica:
(36 Pd) Bachelet, Baretta, Beltrandi, Bernardini, Boccia, Brandolini, Carella, Causi, Cuomo, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Fadda, Farina Coscioni, Ghizzoni, Giachetti, Giovanelli, Grassi, Graziano, Lulli, Luongo, Marrocu, Mecacci, Motta, Murer, Naccarato, Nicolais, Realacci, Rubinato, Samperi, Sereni, Turco, Zaccaria, Zampa, Zamparutti, Zucchi.
(22 PdL) Aprea, Bergamini, Bernardo, Berruti, Brunetta, Castiello, Catanoso, Ciccioli, Cirielli, De Girolamo, Di Caterina, Frattini, Mancuso, Mannucci, Marsilio, Minasso, Nizzi, Scandroglio, Stanca, Terranova, Tortoli, Zacchera.
(5 UdC)  Carra, Ciccanti, Ria, Pezzotta, Occhiuto.
(4 FLI) Della Vedova, Granata, Angela Napoli, Raisi.
(3 Lega) Alessandri, Consiglio, Gidoni. 
(3 IdV) Di Pietro, Mura e Zazzera
(2 Responsabili) Pepe, Soglia.
I due ministri sono Brunetta e Frattini.
In realtà dunque la fonte è la consultazione diretta presso Camera e Senato perchè, in assenza della pubblicazione online, bisogna armarsi di pazienza e...partire. Sta di fatto che solo in pochi danno la notizia e le cifre si passano di sito in sito come un mantra. Quanto sarebbe meglio la trasparenza quale obbligo per un'amministrazione più vicina al cittadino? E anche, quanto sarebbe meglio dichiarare le fonti dalle quali si traggono notizie  e dati? E infine, siamo proprio sicuri che per esercitare appieno il nostro diritto democratico ci serve conoscere lo stato patrimoniale dei politici o  il farlo,  accontenta solo la nostra curiosità riguardo i potenti? 
Non so se pubblicare online la propria dichiarazione dei redditi sia indice di buona politica effettiva o un modo per sembrare buoni politici. Forse se la trasparenza fosse un obbligo potremmo viverlo come un risultato dei regimi democratici. Ma poi ritornerebbe la domanda di sopra: quanto ci serve conoscere lo stato patrimoniale dei politici? Forse sarebbe sufficiente avere conoscenza degli stipendi di tutti gli uomini politici e amministratori pubblici, per evitare che gli unici dipendenti che possono stabilire il loro stipendio se ne approfittino.

Fonti:

lunedì 28 marzo 2011

Dove si trovano le centrali nucleari nel mondo?

New scientist pubblica questa mappa interattiva della posizione delle centrali nucleari a fissione nel mondo. Si trovano sia le centrali operative che quelle non operative, quelle in costruzione e quelle fermate. Riguardano i sei tipi di centrali maggiormente usate e la loro distribuzione sul pianeta, con riferimento anche all'anno di costruzione.




Lezioni di giornalismo: terremotata aquilana "troppo perfetta" a Forum

Protesta Stefania Pezzopane, Assessore alla Cultura del comune dell'Aquila, con una lettera a Rita Dalla Chiesa, secondo quanto riporta Caporale su Repubblica
 "Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L'Aquila, hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero"
Anche sul sito 6aprile si riportano le parole della Pezzopane
 “A distanza di due anni dal terremoto, una televisione di Stato, visto che rientra nelle proprietà del Presidente del Consiglio, si permette di trasmettere uno spot contro L’Aquila attraverso una devastante rappresentazione di una tragedia”.
Ma cos'è successo per scatenare questa reazione? Per quello che riporta Repubblica, nella trasmissione Forum di Rita Dalla Chiesa andata in onda venerdi scorso
"Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis"
Infatti, a un certo punto
"Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre. "
Poi, dopo che si scoperto che non era aquilana, la signora Villa dichiara
"Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta". Si dice, la signora Villa, molto sorpresa dalla rabbia dei terremotati: 

"Ma che pretendono. Io non c'entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire". Marina racconta di essere stata pagata: "Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto".

Per questo la Pezzopane e i cittadini dell'Aquila sono arrabbiati. Ancora, il sito 6aprile, riporta le parole dell'Assessore
“I protagonisti -- ha aggiunto la Pezzopane -- non erano aquilani e la loro storia non è mai esistita, ma soprattutto è inaccettabile che partendo da una storia non vera si sia voluto fare uno spot che falsifica la situazione in cui versa la popolazione”.
 Insomma, concludendo, queste trasmissioni sembrano tratteggiare un mondo diverso da quello reale. La gente, indipendentemente dai fatti discussi qui, si appassiona alle vicende che vede rappresentate,  senza immaginare che i protagonisti e quello che raccontano forse non sono del tutto reali. Conclude Caporale
"Ecco il copione di Marina in tv: "Hanno riaperto tutti l'attività. I giovani stanno tornando". Durante il terremoto "sembrava la fine del mondo, non riuscivo a capire se era la guerra, la casa girava. Si sono staccati i termosifoni dal muro". Ora invece è tutto a posto: "Vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente... Tutti hanno le case con i giardini e con i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo"[...] Ma lei non è dell'Aquila, la notte del 6 aprile 2009 era a casa a Popoli. È stata solo finta terremotata a pagamento per un giorno su Mediaset.
Che avessero ragione i tedeschi
Dal sito 6aprile riporto il link alla puntata della trasmissione Forum.
IL VIDEO DELLA SENTENZA (clicca qui per il video completo della trasmissione, in particolare si segua dalminuto 08.00 circa, e dal minuto 19.00)
Fonti:
Terremoto: ricostruzione perfetta
 Una finta aquilana, una finta città, una trasmissione vera


Entità dei danni ai reattori nucleari di Fukushima e rilevamento della radiottività nei rapporti della IAEA

Diversi giornali riportano i comunicati della Nisa secondo cui le rilevazioni effettuate fino ad oggi, in particolare al reattore numero 2 della centrale di Fukushima non sarebbero state esatte e che invece ci sarebbe stata una parziale fusione del nocciolo e livelli di radioattività molto più elevati di quelli comunicati (Fukushima: confermata parziale fusione del nocciolo, Fukushima, i tecnici: fusione parziale  del noccioloFukushima: nocciolo in parte fuso, Fukushima, sale ancora l'allarme). In realtà la TEPCO ha effettuato alcune correzioni alle rilevazioni precedentemente fornite, le ultime per quanto riguarda l'acqua del basamento nell'edificio delle turbine  (qui la pagina), ma gli ultimi pdf non sono -ancora- visibili con caratteri  occidentali quindi non è dato sapere la consistenza dell'errore se non per quello riferito dai media.
Siccome la gran parte dei siti in lingua inglese, tipo blog e siti generici, nonchè quelli italiani, si guardano bene dal citare le fonti dirette ma citano soltanto quelle indirette tipo giornali o agenzie di stampa, e memore dei travisamenti possibili (vedi muro della vergogna), offro quello che per ora è il rapporto ufficiale, fornito dalla IAEA, con tanto di slideshare.


In rosso sono segnate le situazioni gravi e in giallo quelle che destano preoccupazione. Tra le situazioni gravi, nei reattori di Fukushima, vi sono
  • Unità 1 - Danni gravi all'edificio, e per quanto riguarda il livello dell'acqua nel RPV (Reactor Pressure Vessel e cioè nella vasca che contiene il nocciolo, vedi immagine qui sotto) metà del combustibile risulta scoperto
  • Unità 2 - Anche qui per quanto riguarda il livello dell'acqua nel RPV metà del combustibile risulta scoperto
  • Unità 3 - Danni gravi all'edificio e ancora metà del combustibile risulta scoperto. Inoltre è stata ripristinata l'energia elettrica ma solo l'illuminazione risulta attiva
  • Unità 4 - Danni gravi all'edificio


Queste sono le situazioni definite gravi dalla IAEA. Inoltre, per quanto riguarda il rilevamento delle radiazioni intorno alla centrale, si parte con questa prima osservazione

"Dose rates at the Fukushima site continue to trend downwards."
C'è una tendenza alla diminuzione delle radiazioni. Speriamo. Ecco il rapporto completo del 27 marzo aggiornato alle ore 13,30 UTC (disponibile qui)


"In 28 of the 45 prefectures for which data are available, no deposition of radionuclides was detected in the period 18 to 25 March. In seven of the other 17 prefectures, the estimated daily deposition was less than 500 becquerel per square metre for iodine-131 and less that 100 becquerel per square metre for caesium-137.
On 26 March, the highest values were observed in the prefecture of Yamagata: 7500 becquerel per square metre for iodine-131 and 1200 becquerel per square metre for caesium-137. In the other prefectures where deposition of iodine-131 was reported, the daily range was from 28 to 860 becquerel per square metre. For caesium-137, the range was from 2.5 to 86 becquerel per square metre.
In the Shinjyuku district of Tokyo, the daily deposition of iodine-131 on 27 March was 220 becquerel per square metre, while for caesium-137 it was 12 becquerel per square metre.
No significant changes were reported in the 45 prefectures in gamma dose rates compared to yesterday. In general, gamma–dose rates tend to decrease due to the decay of short-lived radionuclides such as iodine-131.
Two IAEA teams are currently monitoring in Japan. One team made gamma dose-rate measurements in the Tokyo region at 8 locations. Gamma-dose rates measured ranged from 0.08 to 0.15 microsievert per hour, which is within or slightly above the normal background. The second team made additional measurements at distances of 30 to 41 km from the Fukushima nuclear power plant. At these locations, the dose rates ranged from 0.9 to 17 microsievert per hour. At the same locations, results of beta-gamma contamination measurements ranged from 0.03 to 3.1 Megabecquerel per square metre.
The first results of aerial surveys of gamma dose rates by the Japanese authorities have been received by the Incident and Emergency Centre. These are being analysed and will be presented when more detailed data have been received.
New data from monitoring of the marine environment, carried out from 24 March 22:55 UTC to 25 March 03:32 UTC about 30 km offshore, show a decrease in both caesium-137 and iodine 131. The contamination at these locations is influenced by aerial deposition of fallout as well as by the migration of contaminated seawater from the discharge points at the reactor. The measured radiation doses rates above the sea remain consistently low (between 0.04 and 0.1 microsievert per hour). The first results of model predictions received from the SIROCCO Group at the University of Toulouse are being assessed.
Recommendations relating to the restriction of drinking water consumption, based on measured concentrations of iodine-131, remain in place in seven locations (in one location for both adults and infants, and in six locations for infants).
As far as food contamination is concerned, samples taken from 23 to 25 March in five prefectures showed iodine-131 in unprocessed raw milk, but the levels were far below the regulation values set by the Japanese authorities. Caesium-137 was also detected in samples of unprocessed raw milk taken on 23 March in Chiba prefecture, but at levels far below the Japanese regulation values. Caesium-137 was not detected in any of the samples taken from 24-25 March in the other four prefectures.
Based on samples taken on 22 and 24-25 March, three prefectures (Chiba, Ibaraki and Tochigi) reported iodine-131 in celery, parsley, spinach, and other leafy vegetables above the regulation values set by the Japanese authorities. Caesium-137 was also detected above the regulation values in one sample of spinach taken on 24 March in Tochigi prefecture, but in the remaining two prefectures, the results were below regulation values.
The Joint FAO/IAEA Food Safety Assessment Team arrived in Tokyo on Saturday. It will meet regulatory officials in various prefectures where food contamination has been detected. The team left for Fukushima early today. The Mission will assist and provide advice on sampling protocols, analytical procedures, data collected to date, and actions taken by the Japanese authorities for the control of contaminated foods."
In 28 su 45 prefetture analizzate non vi sono deposizioni di radionuclidi (periodo 18-25 marzo). In 7 delle altre 17 si sono rilevati 500 becquerel per metro quadro di Iodio-131 e meno di 100 becquerel per metro quadro di cesio-137.
Il giorno 26 marzo, nella prefettura  di Yamagata si sono rilevati i più alti livelli di radionuclidi: 7500 becquerel di Iodio-131 e 1200 becquerel di Cesio-137.
In Giappone sono presenti due team della IAEA.
Uno misura la dose di radiazione gamma, riscontrando da 0,08 a 0,15 microsievert per ora, poco sopra la radiazione naturale di fondo. L'altro misura la dose di radiazioni da 30 a 41 chilometri da Fukushima, riscontrando da 0,9 a 17 microsievert per ora. Alla stessa distanza, la contaminazione beta e gamma va da 0,03 a 3,1 Megabecquerel per metro quadro.
Anche le misurazioni rilevate in mare vengono definite basse, e vanno da 0,04 a 0,1 microsievert per ora.
In sette località (sei solo per bambini e una per adulti e bambini) vi è restrizione dell'uso dell'acqua potabile.
In cinque prefetture si è rilevato presenza di Iodio-131 e Cesio-137 nel latte, ma comunque al di sotto dei valori di tolleranza stabiliti dalle autorità giapponesi.
In tre prefetture si è trovato Iodio-131 in sedano, prezzemolo e spinaci e altri vegetali a foglia verde in quantità superiore al limite consentito. In una prefettura si sono trovati valori di Cesio-137 negli spinaci sopra i limiti.

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